Semafori e code sulla A2, la gente cerca vie di fuga e ingolfa tutto il Luganese. Lo sfogo della municipale: «La popolazione non ne può più»
LUGANO - Non sono nemmeno lontanamente le 17 ma sulle strade non ci si muove già più. E non stiamo parlando solo dell'autostrada A2. Ma di una parte importante delle strade di Lugano città e di tutto il Luganese.
«Per la Città questa situazione non va affatto bene – sostiene Karin Valenzano Rossi, municipale e capo del Dicastero sicurezza e spazi urbani –. Siamo afflitti dal traffico. E la popolazione si lamenta».
Previsioni da paura – Se il buon giorno (o il cattivo giorno, in questo caso) si vede dal mattino, le prospettive per l'estate dei grandi flussi automobilistici per le vacanze sono veramente preoccupanti. Questo perché l'attuale asse nord-sud sembra non riuscire a "tenere botta", faccia a faccia con i primi sintomi di traffico intenso, con le folate iniziali di vacanzieri dal nord (Paesi Bassi in primis) e i diversi ponti festivi che ci accompagneranno fino a giugno.
Semafori, che dolore - Lo "scoglio" principale di questa prima ondata, che va a sommarsi agli abituali pendolari, sono gli ormai famigerati semafori delle gallerie di Collina d'Oro e del San Salvatore. I tempi di percorrenza fra Lugano, Mendrisio e Chiasso sono strazianti (anche sopra l'ora) ma i problemi non finiscono qui, anzi.
Maledetto navigatore – Questo perché chi viaggia verso sud e, grazie ai navigatori, visualizza il "tappo" a ridosso di Lugano Sud prende l'uscita Nord e si infila in cantonale per evitarlo. Il risultato, per la viabilità locale della città e di tutta la regione, è drammatico.
«Traffico parassitario» – «Il tema della saturazione dell’autostrada incide sempre di più sul traffico cittadino – riprende Valenzano Rossi –. Constatiamo praticamente ogni giorno questo traffico parassitario che semplicemente si riversa in città per evitare rallentamenti o colonne in autostrada. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti».
Una città sotto scacco - Particolarmente critica la situazione a ridosso di Massagno e della stazione, favorita anche dal cantiere. Ma gli strascichi finiscono per interessare anche la collina luganese rafforzando intasamenti che già ci sono abitualmente (asse Canobbio-Cornaredo) e creandone di quasi totalmente nuovi (in Via Tesserete, direzione Ospedale Civico). Tragica la situazione anche in pianura, anche qui su strade già fortemente sollecitate, nei pressi di Manno fino anche a Cadempino.
«Soluzioni urgenti» – Per quanto riguarda Lugano e il Luganese, Valenzano Rossi è pronta a battersi. «Come Città – sostiene – dobbiamo ulteriormente discutere l'aspetto del traffico parassitario sia con il Cantone sia con Ustra e trovare soluzioni urgenti. La popolazione percepisce il traffico intenso. Non so se il cittadino fa sempre il collegamento con la saturazione dell'autostrada o meno. Di certo noi dobbiamo prendere in considerazione tutti i fattori. Così non si può continuare».
La rabbia degli automobilisti – Tra i pendolari la frustrazione è palpabile. «Lugano è diventata invivibile, un traffico assurdo – sostiene un automobilista su Telegram –. Si parla tanto di progressi ma sinceramente mi sembra si vada di male in peggio».
Molta anche l'incomprensione legata ai semafori: «Sembra che lo facciano apposta – scrive un altro utente –. È evidente che la gente tenta di evitarli come può, la sensazione è che alla fine si creino più problemi di quelli che si stanno tentando di risolvere».