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STATI UNITISandy: fermato un reattore della centrale nucleare in New Jersey

30.10.12 - 14:01
Quattro delle sue sei pompe di raffreddamento hanno smesso di funzionare a causa dei danni provocati dal passaggio dell'uragano
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Sandy: fermato un reattore della centrale nucleare in New Jersey
Quattro delle sue sei pompe di raffreddamento hanno smesso di funzionare a causa dei danni provocati dal passaggio dell'uragano

NEW YORK - Il reattore 1 della centrale nucleare di Hancocks Bridge, nel New Jersey, è stato fermato dopo che quattro delle sue sei pompe di raffreddamento hanno smesso di funzionare a causa dei danni provocati da passaggio dell'uragano Sandy. Lo ha annunciato la Società pubblica del gas.

 

Resta infine lo stato d'allerta sulla base di Oyster Creek, in New Jersey, dichiarato già ieri. La Nuclear Regulatory Commission, l'ente che si occupa della sicurezza nucleare statunitense, ha intensificato le sue ispezioni. Tuttavia, al momento, ha ribadito che le centrali attive stanno operando in condizioni di totale sicurezza.

 

Zurigo e Ginevra annullano voli per New York e Washington - Intanto l'aeroporto di Zurigo ha anche cancellato i collegamenti con Filadelfia, ha indicato all'ats Jasmin Bodmer, portavoce dello scalo.

 

Difficile prevedere la durata degli inconvenienti al traffico aereo: "avvisiamo con un'ora di anticipo, secondo l'evoluzione della situazione", ha riferito Betrand Stämpfli, portavoce dell'aeroporto di Ginevra.

 

"Day after" a Ny, strade deserte e silenzio - La mattina dopo la tempesta c'è un clima surreale per le strade di Manhattan. Sono pochissime le macchine che transitano sulle grandi avenue. Del resto i tunnel che la collegano alla terraferma, alcuni dei quali allagati, sono ancora chiusi.

 

Niente autobus, e anche i taxi, i famosi yellow cab, scarseggiano. Pochissima gente per strada. Del resto scuole e uffici pubblici resteranno chiusi anche oggi, come Wall Street.

 

Lo strano silenzio per una metropoli come New York è rotto ogni tanto solo dalle sirene dei vigili del fuoco che incessantemente da ieri prestano soccorso soprattutto negli edifici che sono stati invasi dalle acque dell'Hudson e dell'East River. Anche molte stazioni della metro sono state invase dall'acqua, e - nonostante le pompe siano già in funzione da ore - forse ci vorranno giorni perchè tutto torni alla normalità.

 

Gran parte di Lower Manhattan, poi, resta senza luce, con i tecnici della ConEdison, la società che gestisce i servizi elettrici di New York, al lavoro in una lotta contro il tempo. Intorno a Times Square e nei luoghi solitamente più affollati della Grande Mela, come nei dintorni della stazione di Grand Central, le strade appaiono pressoché deserte. Davanti a qualche negozio si vede qualcuno che comincia a contare i danni provocati dal vento e dall'acqua. Al Central Park, invece, gli operatori forestali sono al lavoro per rimuovere i rami caduti e per assicurarsi che non ci siano pericoli per il crollo di alberi.

 

Il ritorno alla normalità a New York, dopo il passaggio di Sandy, appare ancora lontano.

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