Ritenendosi «completamente estraneo» alla vicenda ha deciso di indirizzare al Ministero Pubblico una denuncia penale contro ignoti.
ARBEDO-CASTIONE - Il Municipio di Arbedo-Castione non ci sta. E sulla questione dei brogli elettorali ha deciso di reagire.
Denuncia contro ignoti - Dopo aver ricevuto la decisione e le relative motivazioni da parte dell'Ufficio cantonale di accertamento lo scorso 19 aprile, l'Esecutivo - ritenendosi «assolutamente estraneo» alle attività che hanno condotto all'annullamento delle elezioni comunali lo scorso 14 aprile «messe in opera da ignoti estranei all’amministrazione comunale» - ha infatti deciso di indirizzare al Ministero Pubblico una denuncia penale contro ignoti per i reati (ipotizzati) di frode elettorale (CP art.282); incetta di voti (art. 282 bis CP) e violazione del segreto del voto (art. 283 CP).
Perdita economica - Per il Comune, in effetti, l'annullamento delle elezioni (oltre a creare un danno d'immagine) ha pure provocato una perdita economica considerati «i costi e le spese sostenute» per un'elezione che è poi stata annullata. D'altronde fin da subito l'amministrazione comunale di Arbedo-Castione si era detta «sorpresa e amareggiata» per la vicenda. «Dal nostro punto di vista - ci aveva confidato a suo tempo il segretario comunale Giuseppe Allegri - non abbiamo rilevato difformità nella procedura interna che ci concerne. È infatti stata seguita una procedura consolidata nel rispetto delle relative norme. Il polverone che si è sollevato, purtroppo si deposita su tutti ma non mi sento di mettere in dubbio la professionalità dei collaboratori dell’amministrazione».
Galeotto fu il Tipp-ex - Un polverone che si era alzato - ricordiamo - a causa di quelle 48 schede manomesse utilizzando del Tipp-ex. Con il bianchetto che era andato a cancellare 26 preferenze date alla Lista Lega-UDC-Arbedo-Castione Viva, 7 all'Unità di sinistra e Indipendenti (USI), 5 al Centro Arbedo-Castione, 4 a schede senza intestazione, 3 al PLR Castione e una a N.O.I. Indipendenti. A tutte queste schede - stando a quanto rilevato dall'Ufficio cantonale di accertamento, presieduto dalla giudice del Tribunale d’appello Flavia Verzasconi - erano poi stati «apposti 48 voti di lista per il PLR Arbedo» e «voti supplementari ad alcuni candidati» della medesima lista. In alcuni casi utilizzando (incredibilmente) una penna di colore diverso. Il caso era stato subito segnalato al Ministero pubblico che aveva aperto un'inchiesta (condotta dal sostituto procuratore generale Andrea Balerna), per frode elettorale e incetta di voti.