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SVIZZERAErhard Loretan perde la vita in montagna

29.04.11 - 09:05
Keystone STR
Erhard Loretan perde la vita in montagna

SION - La guida alpina friburghese Erhard Loretan è morta ieri, nel giorno del suo 52esimo compleanno, durante l'ascensione del Grünhorn (VS). Con lui c'era una cliente, una 38enne, che è rimasta gravemente ferita, ha indicato oggi la polizia cantonale vallesana. Nel 1995 Loretan è stato il terzo alpinista al mondo ad aver scalato tutti i 14 Ottomila.

L'incidente si è verificato verso mezzogiorno nella Fieschertal, in Alto Vallese: i due alpinisti hanno lasciato i loro sci al Grünegghorn per affrontare la scalata di una cresta che porta al Grünhorn. Per ragioni ancora da stabilire, quando si trovava in prossimità della vetta, a circa 3800 metri di quota, la cordata è caduta per 200 metri lungo la facciata nord-ovest del massiccio.

Un'altra cordata di alpinisti ha scoperto le tracce dell'incidente ed ha lanciato l'allarme. A causa della fitta nebbia non è stato possibile intervenire con un elicottero: due colonne di soccorso hanno quindi raggiunto il luogo della disgrazia sugli sci.

I soccorritori hanno trovato il corpo senza vita di un uomo e una donna in gravi condizioni: quest'ultima è stata trasportata all'ospedale da un elicottero della Air Glacier sopraggiunto in seguito. Le procedure di identificazione hanno permesso stanotte di riconoscere nella vittima il famoso alpinista Erhard Loretan.

Il luogo dell'incidente si trova in prossimità del confine cantonale tra Vallese e Berna: l'operazione di soccorso è quindi stata organizzata congiuntamente.

Loretan era un alpinista estremo di fama mondiale: nel 1995, all'età di 36 anni, era stato il terzo uomo al mondo a salire i 14 Ottomila ed il secondo dopo Reinhold Messner a scalarli senza l'ausilio di ossigeno supplementare. Aveva compiuto la sua prima spedizione nelle Ande nel 1980. Nel 1982 aveva effettuato l'ascensione del suo primo Ottomila scalando il Nanga Parbat (Pakistan), la nona montagna più alta al mondo. Nel 1986 Loretan era riuscito in un'impresa eccezionale, salendo in sole 40 ore in vetta all'Everest, arrampicando di notte senza l'ausilio dell'ossigeno supplementare.

La sua vita era stata segnata anche da una tragedia. Nel 2003 gli erano stati inflitti dal tribunale penale della Gruyère quattro mesi con la condizionale per omicidio per negligenza. Nel dicembre 2001 l'alpinista aveva infatti scosso violentemente il figlio di sette mesi ("baby shacking") perché piangeva troppo. Il bimbo era deceduto all'indomani in seguito alle lesioni cerebrali subite.

Ats

Foto Keystone STR

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