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Roberto Luongo: "Io a Lugano? Non credo, Elvis può aver successo in NHL"

HCLRoberto Luongo: "Io a Lugano? Non credo, Elvis può aver successo in NHL"

05.08.14 - 15:21
Il portiere dei Florida Panthers, fratello di Leo allenatore dei goalie bianconeri, si sta allenando con la squadra di Fischer e ci ha regalato i suoi pensieri sull'addio a Vancouver e sul futuro
Ti-Press / Davide Agosta
Roberto Luongo: "Io a Lugano? Non credo, Elvis può aver successo in NHL"
Il portiere dei Florida Panthers, fratello di Leo allenatore dei goalie bianconeri, si sta allenando con la squadra di Fischer e ci ha regalato i suoi pensieri sull'addio a Vancouver e sul futuro
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LUGANO – Non è stato un semplice allenamento quello andato in scena martedì mattina alla Resega; oltre a tutti i giocatori a disposizione di Fischer – a parte Walsky alle prese con un affaticamento muscolare e Kparghai – in pista c’erano ben cinque portieri. Oltre a Manzato e Merzlikins, tra i pali si è avvicendato anche un veterano della NHL: Roberto Luongo, fratello dell’allenatore dei goalie bianconeri Leo, che può vantare un palmares di tutto rispetto. Due ori olimpici, due ori mondiali, una finale di Stanley Cup e 14 stagioni nel massimo campionato nordamericano.

In vacanza a Lugano, il 35enne durante questa settimana si allenerà con i sottocenerini anche per tenersi in allenamento in vista dell’avvio della stagione NHL. “È una grande occasione per me, utile per prepararmi al meglio e farmi trovare pronto quando tornerò a Miami per il camp – ha esordito Luongo – È anche un’opportunità per vedere mio fratello e per visitare questa bellissima città”.

Con Leo Luongo che allena i portieri bianconeri, la domanda sorge spontanea: gli darai qualche consiglio per rendere ancora più competitivi Manzato e Merzlikins? “In realtà sono venuto io qui per lui, è Leo che deve darmi qualche dritta (ride, ndr). Ormai è a Lugano da diverso tempo e sta ottenendo degli ottimi risultati con i ragazzi che sta allenando, quindi non penso che abbia bisogno di molti consigli”.

Una carriera, quella di Roberto, vissuta tra i Florida Phanters – non notare la somiglianza tra lo stemma della franchigia di Miami e quello del Lugano è impossibile – e i Vancouver Canucks. Con i canadesi, dopo una finale NHL persa, il rapporto non è terminato nel migliore dei modi e il portiere di origini italiane è tornato in Florida: dal freddo al sole. “È stato duro e triste lasciare Vancouver, ho vissuto momenti incredibili in quegli anni; alla fine abbiamo deciso assieme che era il caso di voltare pagina ma porterò sempre con me tanti bei ricordi”, ha spiegato il 35enne.

Luongo non ha mai provato a giocare in Europa, neanche durante i due lock-out vissuti (2004/05 e 2012/13); con un contratto in scadenza con Florida al termine della stagione 2021/22, sarà difficile vederlo nel vecchio continente. “Mai dire mai, ma non credo che avverrà; quando terminerò la mia carriera mi rilasserò e giocherò a golf”, ha commentato.

Da un portiere che si appresta a vivere la 15esima stagione in NHL, a un giovane che ha da poco annusato l’aria del campionato nordamericano: Elvis Merzlikins. “È un ragazzo di sicuro talento, è molto giovane e ha un futuro importante davanti sé. Deve lavorare duro, saper cosa vuole e inseguire i suoi obiettivi: per lui la NHL potrà sicuramente diventare una realtà”, ha concluso.

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