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HCLRegazzi: "Lombardi può stare sereno"

05.06.14 - 16:17
Chiacchierata con l'imprenditore ticinese, nuovo membro del CdA del Lugano
Ti-Press / Samuel Golay
Regazzi: "Lombardi può stare sereno"
Chiacchierata con l'imprenditore ticinese, nuovo membro del CdA del Lugano
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LUGANO - Ieri l'Hockey Club Lugano ha annunciato che il CdA della società bianconera avrà un elemento in più. Questa sera, in occasione dell’Assemblea che si terrà presso la sala del Consiglio Comunale della Città di Lugano, verrà nominato Fabio Regazzi, imprenditore e persona assai nota nel Canton Ticino. Al servizio del sodalizio luganese il 52enne potrà mettere la sua esperienza e sfruttare le numerose relazioni che ha al di fuori della città sul Ceresio. Una nota curiosa: con la sua azienda, la Regazzi SA, sponsorizza anche l’Hockey Club Ambrì Piotta. Andiamo a conoscerlo meglio.

Come mai ha accettato di entrare nella famiglia bianconera?
“Ci sono delle cose che nella vita vanno fatte per passione. Non è un mistero che dall’infanzia sono un tifoso del Lugano e che quando posso mi reco alla Resega a vedere le partite. Quando mi è arrivata la chiamata del club ho esitato un attimo, ma soltanto per via dei miei numerosi impegni che rimangono prioritari e che per il club non sono un problema”.

Quali saranno le sue mansioni?
“Questo è ancora un po’ da definire. La volontà è quella di allargare il CdA andando a rafforzare quelle che sono le relazioni con l’esterno. Il mio non sarà un ruolo operativo, ma credo che con le relazioni che ho potrò essere utile alla causa bianconera”.

Ci sarà il derby con Filippo Lombardi, presidente dell’Ambrì…
“Filippo è un mio amico e devo dire che con la mia azienda continueremo a sponsorizzare il club leventinese. Ho tranquillizzato subito il presidente dell’Ambrì sul fatto che il sostegno proseguirà anche in futuro. Ha molto gradito e spera che questo possa smorzare un po’ alcuni toni che spesso tra le due società sono molto accesi”.

Come vede il Lugano a livello sportivo in vista della prossima stagione?
"L’astinenza sta diventando lunga. Negli ultimi sei anni siamo usciti quattro volte ai quarti, mentre le altre due abbiamo disputato i playout. Forse eravamo abituati troppo bene nel passato, ma ora bisogna tornare a giocarsela. La conferma dello staff tecnico e la campagna acquisti mi fanno ben sperare e credo che durante la prossima stagione si possa tornare a recitare un ruolo da protagonista.  A mio avviso è mancata soltanto una ciliegina sulla torta che potesse sostituire Thomas Rüfenacht”.

Qual è il titolo che ricorda con maggior piacere?
“Sicuramente il primo e quello vinto ad Ambrì sono stati due momenti particolarmente intensi. Tutti comunque sono stati bellissimi anche se credo che quelli citati abbiano qualcosa in più”.

Quale giocatore le è rimasto nel cuore?
“Direi Kenta Johansson, mi vengono i brividi solo a pensarci. A livello svizzero invece direi Jörg Eberle”.  

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