Il Tribunale federale ha accolto il ricorso, autorizzandolo a ricominciare l'attività di medico
BELLINZONA - Il dottor Piercarlo Rey torna ad indossare il camice bianco.
Il medico impiegato presso la clinica Sant'Anna di Sorengo, era stato sospeso nel settembre del 2015 in seguito ad uno scambio di persone avenuto nel 2014 che risultò in una mastectomia effettuata ai danni della paziente sbagliata.
Come riferiscono i suoi legali in una nota diramata lunedì mattina, gli avvocati Renzo Galfetti e Tuto Rossi informano che, «con decisione del 6 settembre 2016, comunicata questa mattina, il Tribunale federale ha accolto il ricorso del dottor Rey autorizzandolo a ricominciare l'attività di medico».
In tutti i casi, come viene specificato, «a titolo prudenziale e provvisorio il dottor Rey dovrà per ora astenersi dall'esercitare la chirurgia», almeno fino all'emanazione del giudizio di merito sul ricorso da parte del Tribunale cantonale amministrativo.
Nel settembre dello scorso anno, il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) nei confronti del medico aveva deciso di revocare a tempo indeterminato l'autorizzazione al libero esercizio e all'esercizio dipendente della professione di medico, con possibilità di presentare una nuova istanza di autorizzazione non prima di 24 mesi.
Il DSS allora riteneva che «il medico sia venuto meno ai suoi oneri di identificazione della paziente prima di iniziare l’intervento chirurgico, ma soprattutto che abbia poi intenzionalmente violato in maniera grave il suo obbligo di informare la paziente o le persone a lei prossime. A tal fine ha anche allestito documenti inveritieri e invitato colleghi e collaboratori a disattendere il loro dovere di segnalazione dell’errore occorso».
Nella nota inviata oggi dagli avvocati difensori del medico, «il Tribunale federale ha stabilito che il dottor Rey gode della fiducia e della dignità di un medico chirurgo, e ciò contrariamente a quanto incautamente e sbrigativamente decretato dal Dipartimento di sanità e socialità (DSS)».