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LUGANO"Maier ha fatto della truffa il suo mestiere"

13.12.12 - 13:02
Il procuratore pubblico Moreno Capella ricostruisce il passato di Maier e i suoi episodi criminosi
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"Maier ha fatto della truffa il suo mestiere"
Il procuratore pubblico Moreno Capella ricostruisce il passato di Maier e i suoi episodi criminosi

LUGANO - Si è continuato a ripercorrere il passato di Maier nella seconda parte della mattina, durante il processo per l'omicidio di Matteo Diebold. In particolare il procuratore pubblico Moreno Capella si è soffermato sulle diverse truffe che l'imputato avrebbe commesso nel corso dei primi anni 2000.

Il procuratore pubblico si è soffermato sull'episodio del 30 settembre del 2005, quando Maier denunciò un furto con scasso nella propria abitazione commesso da ignoti. Maier ha annunciato il furto il 3 ottobre del 2005 all'Assicurazione Nazionale, richiedendo un risarcimento alla compagnia assicurativa pari al valore della merce sottratta, per una cifra compresa tra i 250mila e i 500mila franchi. "La propensione alla truffa di Maier è assodata" ha osservato il procuratore pubblico. Anche quello denunciato il 25 ottobre 2006 al Ministero Pubblico è stato un furto simulato.

 

Il caso Rudolf Janzi - Janzi era il finanziatore del progetto Aqualand e viveva nella stessa casa di Maier. Per il sostentamento di Maier avrebbe versato 654mila franchi (cifra accertata dagli inquirenti, ma si stima che ammonti a oltre 800mila franchi), in contanti e attraverso bonifici tra l'agosto del 2007 e l'agosto del 2008. Rudolf Janzi, malgrado si sentisse truffato, non ha mai denunciato Hans Peter Maier perché nei suoi confronti riponeva molta fiducia. Quella di truffa è comunque tra le accuse formulate dalla pubblica accusa.

 

Werner Janzi sarebbe stato truffato per ben tre volte da Maier, che avrebbe abusato della procura concessa da Janzi. Il terzo episodio avviene dal 6 maggio al 19 agosto 2008. Maier ha fatto firmare un contratto falso per una asserita relazione d'affari con una società egiziana e ottenuto dal Janzi 140mila franchi per poter riacquistare la cartella ipotecaria gravante su due particelle di terreno a Bedano e Taverne-Torricella. In sostanza Maier avrebbe falsificato i documenti per convincere Janzi a farsi versare la somma.

 

La tentata truffa alla Schmidt Beteilungs GmbH - Maier, allo scopo di conseguire un indebito guadagno di 2 milioni di franchi, ha poi abusato della procura di cui disponeva, riguardante Werner Janzi. Il quale era però deceduto poche settimane prima, il 5 febbraio 2008. La truffa poi fallì in quanto scoperta, grazie alle verifiche richieste dal legale incaricato. Mentre Capella parla, Maier continua a prendere appunti sul suo quadernetto.

 

"Maier ha fatto della truffa il suo mestiere" ha affermato Capella prima della pausa pranzo. "Nessun reddito lecito è stato appurato, nessun reddito è stato da lui conseguito da attività lecita. La sua vita è stata assicurata da illeciti patrimoniali" ha aggiunto il procuratore pubblico, che ha ricordato come tutto faccia pensare che l'imputato avrebbe continuato a reiterare questo tipo di reati anche in futuro.

 

"L'agire truffaldino è qualificato e non semplice. E' importante per questi reati sapere che la truffa per mestiere è punita con una pena detentiva fino a 10 anni, la falsità in documenti fino a 5 anni cosi come la sottrazione indebita" ha concluso Capella.

 

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