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LUGANOCapella: "Maier, l'apoteosi della menzogna"

13.12.12 - 10:17
Oggi è il giorno dell'arringa accusatoria
Ti-Press (archivio)
Capella: "Maier, l'apoteosi della menzogna"
Oggi è il giorno dell'arringa accusatoria

LUGANO - Oggi è il giorno di Moreno Capella, il procuratore pubblico che questa mattina ha presentato l'arringa accusatoria davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano.

 

Dopo un breve prologo sulle basi dei principi del diritto, Capella ha voluto tracciare un profilo della personalità di Maier che, sostanzialmente, avrebbe mentito per oltre 45 giorni, asserendo di non essere lui l'autore del delitto, di aver pagato le cene con Diebold - quando è stato poi accertato il contrario -, di aver scambiato sms d'amore con Diebold e poi, al momento del riscontro, di averli cancellati. Ma anche di aver conosciuto Diebold nel 2003 quando poi ha detto agli inquirenti di averlo conosciuto nel dicembre dell'anno dopo.

 

Questi sono alcuni degli episodi citati da Capella per convincere la Corte della scarsa credibilità dell'imputato. A tal proposito, il procuratore pubblico ha affermato quanto segue: "Maier incarna l'apoteosi della menzogna. Un'apoteosi dove la realtà supera qualsiasi funzione. E quindi Maier non puo' essere credibile".

 

L'inchiesta - "E' stata lunga, dispendiosa, faticosa". "Durata 17-18 mesi, condotta a 360 gradi e arricchita dei reati patrimoniali, di un Maier che non ha fatto nulla per collaborare con gli inquirenti appoggiandosi su vuoti di memoria, su fatti essenziali e su dettagli in fatti inconsistenti", ha continuato il procuratore pubblico. Maier, spiega, ha confessato soltanto quando le autorità erano già in possesso di riscontri biologici inconfutabili, quando cioè aveva le spalle al muro.

 

Capella poi ricorda la sceneggiata della motosega e del suo atteggiamento refrattario anche in relazione ai reati finanziari emersi in seguito al lavoro degli inquirenti. Viene quindi messo in evidenza l'atteggiamento non collaborativo di Maier: "Ha continuato a negare, e nega anche, d'essersi impossessato del denaro di Matteo Diebold".

 

Capella poi ha elencato i 10 punti della sua arringa che, durante il corso della giornata, presenterà alla Corte.

1) parole introduttive 2) inchiesta 3) omicidio 4) reati patrimoniali 5) appropriazione indebita ai danni di Diebold 6) Hans Peter MAier 7) Movente 8) Qualifica del reato 9) La pena 10) Conclusioni.

 

L'omicidio - "Un omicidio crudo" dice Capella, che ripercorre i momenti salienti del delitto e i passaggi importanti che hanno portato all'arresto di Hans Peter Maier.

 

I reati finanziari - "Sono meno importanti dell'omicidio, ma sono significativi" - ha osservato il procuratore che parla delle truffe e dell'appropriazione indebita di Maier e ne spiega il significato. Tra le varie truffe, anche quella della Hape Trend SA, una società con gravi problemi economico-finanziari, presso la quale nel 2003 Maier si sarebbe spacciato per dipendente, con lo scopo, attraverso la produzione di documenti falsi, di ottenere l'indennità di disoccupazione per un danno alla Cassa cantonale di 110mila franchi l'anno dopo.

 

Maier è pure accusato di aver ingannato astutamente, tra il 2008 e il 2009, i funzionari della Cassa di disoccupazione OCST, inducendoli in tal modo al pagamento di un'indennità di disoccupazione per il periodo dal 24 aprile del 2008 al 1° dicembre 2009 per altri 118.654,40 franchi lordi.

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