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LUMINO“Il cane è scappato davvero, ma non morderà nessuno”

15.10.14 - 08:39
Parla il proprietario del boxer tigrato, reo di avere aggredito tre persone. L’uomo era stato più volte ammonito dalle autorità che avevano deciso di sequestrare l’animale
“Il cane è scappato davvero, ma non morderà nessuno”
Parla il proprietario del boxer tigrato, reo di avere aggredito tre persone. L’uomo era stato più volte ammonito dalle autorità che avevano deciso di sequestrare l’animale

LUMINO - Aveva aggredito tre persone nel giro di circa due anni. L’ultima vittima, assalita in estate, risponde al nome di Cesare Miozzari, 54enne di San Vittore. Come abbiamo riferito ieri, l'uomo ha deciso di vuotare il sacco contro quel boxer tigrato e contro il suo proprietario. L’uomo, un signore di Lumino, avrebbe ricevuto diversi ammonimenti da parte dell’Ufficio del veterinario cantonale. Nonostante ciò, avrebbe continuato a lasciare circolare il suo cane senza prendere precauzioni.

Fino, appunto, all’episodio che ha visto coinvolto Miozzari, nelle campagne di Lumino. A quel punto due agenti di polizia si recano a casa del proprietario per sequestrare l’animale. Ma lui, spiazzando tutti, sostiene che il boxer tigrato è fuggito. Proprio quel giorno. La notizia non lascia di certo tranquillo chi ha l’abitudine di passeggiare nella zona. Alcuni sostengono che il cane pericoloso sia stato nascosto, altri ipotizzano addirittura che sia stato trasferito in Italia. Solo supposizioni.

Ma cosa ha da dire in merito il diretto interessato? Abbiamo provato a raggiungere telefonicamente il proprietario dell’animale. “Il cane è fuggito davvero – sostiene –. Non è una bugia la mia. È scappato il giorno dell’intervento della polizia ed è solo una coincidenza”. Poi ci assicura: “Ha il vizio di saltare addosso alle persone, ma non è né cattivo, né pericoloso. Al massimo graffia, ma non morde”. Gli facciamo notare che le persone aggredite parlano anche di morsi, con tanto di foto in mano. Lui, gentilmente, conclude: “Per domande più specifiche vi invito a rivolgermi al mio avvocato”.

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