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LUMINO“Diteci dov’è il cane che terrorizza i passanti”

14.10.14 - 14:24
Paura nelle campagne: già tre persone sarebbero state aggredite dal boxer tigrato. La testimonianza di Cesare Miozzari, 54enne morso a un avambraccio. E ora sembra che l’animale sia fuggito di casa
“Diteci dov’è il cane che terrorizza i passanti”
Paura nelle campagne: già tre persone sarebbero state aggredite dal boxer tigrato. La testimonianza di Cesare Miozzari, 54enne morso a un avambraccio. E ora sembra che l’animale sia fuggito di casa

LUMINO – “Fate saltare fuori quel cane. La gente qui ha paura ad andare in giro”. L’appello arriva da Cesare Miozzari, 54enne di San Vittore, aggredito a luglio nei boschi di Lumino da un boxer tigrato che negli scorsi mesi avrebbe seminato il panico nella località bellinzonese. Dopo diverse segnalazioni e dopo l’intervento dell’ufficio del veterinario cantonale, ora sembrerebbe che l’animale sia addirittura fuggito di casa. Questa è la versione che il proprietario, un uomo di Lumino, avrebbe dato agli agenti di polizia che di recente gli avrebbero reso visita per sequestrare il cane.

Animale recidivo - La storia è quella di un boxer con il vizio di assalire i passanti. Ma è anche quella del suo padrone, che nonostante i richiami delle autorità cantonali avrebbe continuato a lasciare circolare il suo cane senza prendere le dovute precauzioni. L’animale, negli ultimi due anni, avrebbe dapprima assalito un’insegnante in bicicletta, poi avrebbe morso un guardiacaccia. E, infine, la scorsa estate ha pure aggredito una terza persona, Cesare Miozzari appunto. “Stavo passeggiando nei boschi di Lumino, in zona Bassa. A un certo punto è arrivato questo cane e mi è saltato addosso, azzannandomi l’avambraccio. Sono finito all’ospedale e ho dovuto prendere antibiotici. Ancora oggi si vedono le cicatrici”.

Un caso conosciuto - La vicenda è nota sia alle autorità comunali di Lumino, sia all’ufficio del veterinario cantonale. Lo stesso Miozzari, dopo l’episodio che suo malgrado lo ha visto protagonista, si è recato in polizia. Oggi, a qualche mese di distanza, è ancora parecchio scocciato: “E se al mio posto ci fosse stato un bambino? Non oso pensare a cosa sarebbe successo. Per fortuna io sono riuscito a liberarmi e a prendere l’animale per il collare finché non è arrivato il proprietario”.

L’ultima goccia - L’episodio accaduto a Miozzari diventa la classica goccia che fa traboccare il vaso. Poche settimane fa la polizia e un funzionario dell’Ufficio del veterinario cantonale bussano alla porta del proprietario del boxer tigrato per portargli via il cane. Lui spiazza tutti, sostenendo che l’animale è fuggito. Incredibile coincidenza. Miozzari scuote la testa: “Non so più cosa è vero e cosa no. So solo che quel cane terrorizza i passanti. Ed è giusto che la popolazione sappia che fine ha fatto”. 

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