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TICINO/SVIZZERALe società di calcio falliscono? "Colpa della Lega"

02.03.12 - 07:10
Luido Bernasconi ribatte a Isoz. E su Lele Mora: "Ha più dignità di quanti lo attaccano"
archivio TI-Press
Le società di calcio falliscono? "Colpa della Lega"
Luido Bernasconi ribatte a Isoz. E su Lele Mora: "Ha più dignità di quanti lo attaccano"

LUGANO – Ma a fine campionato quante squadre saranno rimaste in Super League? Una? Cinque? Sei? Fatto sta che all’inizio, pochi mesi fa, erano 10 e oggi ne sono rimaste solo 8. Il fallimento del Xamax è stato seguito poco dopo da quello del Servette. Fatta eccezione per la corazzata Basilea, e forse per le nano-società Thun e Losanna, che vantano budget limitati, nessuna squadra può dirsi veramente al sicuro da questa ecatombe.

Imprenditori disinteressati - In un’intervista pubblicata ieri su Ticinonline, il direttore della Swiss Football League Edmond Isoz spiega le difficoltà economiche delle squadre con la mancanza di “solidarietà”, di gente disposta a mettersi in gioco per la comunità. Oggi gli imprenditori locali, secondo Isoz, lavorano verso l’estero, per cui non hanno più interesse a investire nei club del posto.

"Colpa della Lega!" - Ma il vicepresidente del Football Club Lugano, Luido Bernasconi, non condivide le affermazioni di Isoz. Anzi, secondo lui è proprio la federazione a rendere la vita impossibile alle società, con una serie di esigenze, a volte anche ridicole, che fanno lievitare i costi di gestione. Senza dimenticare che i controlli effettuati dalla SFL sono perlomeno “lacunosi”.

“Purtroppo non esiste un controllo sull’affidabilità dei finanziatori” afferma Bernasconi. “Occorrerebbe chiedere alle società delle garanzie di poter sostenere finanziariamente il campionato. Se una squadra ha un budget di 5 milioni, per esempio, la proprietà deve poter garantire questo budget. Tutto quello che viene incassato a livello di sponsorizzazioni, contributi vari, eccetera, andrà poi in deduzione di questo tetto. Però la proprietà deve poter garantire, al di là delle entrate, il costo della squadra in un anno. Altrimenti se io inizio il campionato facendo affidamento sulle entrate di 10'000 persone a partita e poi me ne ritrovo solo 1'500, è ovvio che il budget sballa.”

Il tasto dolente degli stadi - Luido Bernasconi, poi, si toglie qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del direttore Isoz. “Lo conosco da diversi anni, è una bravissima persona con molta esperienza. Però Isoz mette troppi paletti ai promotori di iniziative sportive, paletti che poi mettono in ginocchio le società. L’esempio più eclatante è la questione degli stadi. Con Isoz ho avuto una discussione un paio di anni fa perché mi ha fatto delle considerazioni su Cornaredo.  Ma il terreno di gioco di Cornaredo è uno dei migliori in Svizzera! Siete andati a vedere il terreno dell'Aarau o del Kriens?”

“Non si può obbligare una società a buttare dentro in termini brevi svariati milioni per adattare certi stadi secondo le disposizioni della SFL, che talvolta sono ridicole, senza considerare che queste spese qualcuno deve pagarle.”

"Vogliono un campionato svizzero-tedesco" - “La sopravvivenza è data anche dall'antagonismo e dalla concorrenza. È inutile fare un campionato solo tra 5-6 squadre, tutte della Svizzera interna. Ma così facendo, la situazione che si prospetta è proprio quella.”

“Io preferisco un campionato di 12-14 squadre e non sempre con le stesse squadre che si confrontano 27 volte. Ma qui comandano Basilea, Zurigo (anche se Canepa è sempre stato sulla mia linea), Young Boys eccetera, che vogliono avere il monopolio del campionato. Non vi siete accorti che siamo uno dei pochi campionati dove 4 squadre su 8 vanno in Europa?”

Forse però non esistono in Svizzera 14 società sane in grado di affrontare il campionato di massima categoria… “Certo che sarebbe possibile. Basta livellare i costi. Non dobbiamo prendere giocatori che vengono da non so dove e dargli 500'000 franchi l'anno per giocare da noi.”

Ticino svantaggiato - Il discorso si sposta poi sulle difficoltà specifiche delle società ticinesi. “Noi in Ticino siamo già svantaggiati per la nostra posizione geografica rispetto alle squadre della Svizzera interna. Nel medesimo campionato abbiamo delle spese di gestione della squadra, tra viaggi e tutto, superiori rispetto a quelle delle società della Svizzera interna. Però non riceviamo aiuti maggiori. La Lega impone ma non aiuta.”

“Lo dica pure: noi in Ticino siamo sottoposti a delle imposizioni che la Lega ci fa considerandoci alla stessa stregua delle società del resto della Svizzera quando noi abbiamo dei costi di gran lunga superiori. Se io col Lugano devo andare a Delemont o a Ginevra devo stare fuori due giorni, e non mi aiuta nessuno.”

La discriminazione esiste - “Prima di entrare nel mondo del calcio non ci credevo” prosegue Bernasconi, “ma la discriminazione tra le squadre della Svizzera interna e quelle del Ticino esiste davvero.”

“3 anni fa ho fatto un paio di interventi abbastanza duri davanti all’assemblea della Lega, perché Isoz si era permesso di dire che gli unici problemi nel calcio svizzero erano legati alle squadre ticinesi. Ma poi ho ricevuto una sua lettera di scuse” afferma Bernasconi.

“Le pare normale che hanno fatto un accordo con le televisioni per trasmettere al lunedì una partita di Challenge League ma in Ticino non la si può vedere? Noi dobbiamo sorbirci la trasferta a San Gallo il lunedì sera e poi in Ticino nessuno può vedere in diretta la nostra partita. Se questa non è discriminazione...”

Bellinzona non è Ticino? - “Io sto difendendo tutte le squadre ticinesi, non solo il Lugano. Perché con Gilardi e con gli amici di Chiasso siamo gli unici ticinesi fino in fondo e vogliamo difendere la nostra bandiera. Non siamo persone che vivono dall'esterno il calcio ticinese.”

"Ci hanno derubato della U21" - Nel mirino del focoso vicepresidente finisce poi il Team Ticino. “A Lugano stavamo lavorando con la U21,  ma poi è subentrato il Team Ticino, cui io sono contrario, e ci ha portato via la U21. Perché negli ultimi due anni chi era alla testa del Lugano - non faccio nomi se no mi infiammo - non è andato presso le riunioni del Team Ticino a difendere la posizione del Lugano. Praticamente hanno svenduto la U21 al Team Ticino e ora non abbiamo il serbatoio. Moriero mi diceva: "Io questi giovani non li conosco, non riesco a valutarli". Siamo degli imbecilli.”

E l'amico Lele? - Per concludere una domanda su Lele Mora. “Sta male, è calato di 35 chili” afferma Bernasconi. “Potrei dire tante cose ma preferisco non parlare, perché sono situazioni particolari. Mi vanto malgrado tutto di essere amico di Lele Mora e mi vanto di conoscerlo per la persona, che effettivamente non è come la dipingono sui giornali. Ogni persona ha una dignità e bisogna averne rispetto. E Lele Mora, malgrado tanti suoi difetti, ha molta più dignità di quanti lo attaccano.”


 

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