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NEPALTerremoto. 2500 vittime, si cremano i corpi. "Molti sepolti vivi"

26.04.15 - 18:30
Le piogge rendono difficoltosi i soccorsi. Il villaggio di Lantang è stato completamente distrutto
Terremoto. 2500 vittime, si cremano i corpi. "Molti sepolti vivi"
Le piogge rendono difficoltosi i soccorsi. Il villaggio di Lantang è stato completamente distrutto

KATHMANDU - Il numero di vittime del terremoto in Nepal è salito a 2500, lo riferisce l'Associated Press. Ha cominciato a piovere con intensità a Kathmandu, dove i soccorsi sono sempre più difficili e i disagi per i sopravvissuti aumentano a dismisura. Lo riferisce The Times of India, mostrando in diretta le immagini della genta che cerca di trovare un riparo, mentre la notte rende indistinti i contorni della tragedia.

Polizia: "Molti sepolti vivi" - A Kathmandu la polizia non riesce ad estrarre dalle macerie i sopravvissuti perché non dispone dei mezzi adatti. È quanto dichiara un ispettore di polizia al Nepali Times. "Sappiamo - dice dopo un'operazione nell'area di Asan chowk - che molti sono intrappolati negli edifici crollati ma non sappiamo come tirarli fuori. Gli unici che sono attrezzati per farlo sono le squadre di soccorso dell'esercito ma sono troppo poche per arrivare ovunque".

Intanto gli abitanti della capitale nepalese e della valle di Kathmandu, in maggioranza induisti, hanno iniziato a cremare in tutta fretta i loro cari travolti dal sisma. Testimoni hanno riportato la presenza di colonne di fumo - dovuto alle pire - lungo il fiume che attraversa Kathmandu.

Nei pressi del celebre tempio di Pashupatinath centinaia di persone si sono messe in fila stamattina per compiere in tutta fretta i riti religiosi e cremare amici e parenti su pire improvvisate. "La gente sta dando l'estremo saluto ai propri cari come e dove può", racconta un testimone al Business Standard.

In India - L'India ha annunciato oggi che l'onda sismica ha causato nel nord del Paese 68 morti e 259 feriti. Durante una conferenza stampa, un portavoce governativo ha precisato che il maggior numero di vittime è stato registrato nel Bihar (50), seguito dall'Uttar Pradesh (16) e che il sisma ha interessato anche il West Bengala ed il Rajasthan. L'India, ha concluso il portavoce, è fortemente impegnata nei soccorsi al Nepal dove oggi si è saputo che due cittadini indiani sono morti.

Il villaggio Langtang sepolto dalla valanga - Quando c'era, il villaggio di Langtang era una delle mete predilette degli amanti del trekking in Nepal. Per la sua vicinanza a Kathmandu, soprattutto di quelli che spesso devono fare i conti con i tempi stretti della vita moderna, ma che non vogliono rinunciare allo spettacolo delle cime himalayane. Come è appunto quella bellissima del Langtang Lirung (7246 metri).

Ma a quanto hanno comunicato oggi le autorità locali, a causa della raffica di scosse sismiche che nelle ultime ore ha letteralmente bombardato la regione centro-occidentale nepalese, il villaggio di Lantang non c'è più. È stato sommerso da un mare di terra e detriti che ha inghiottito case, stalle ed orti, falciando la vita, probabilmente, di oltre 100 persone.

E c'è grande apprensione anche in Italia, perché in quel villaggio, a quanto risulta, si trovavano anche quattro speleologi del Soccorso alpino italiano: Giuseppe Antonini, 53 anni, specializzato in operazioni di grotta e forra, il medico speleologo Gigliola Mancinelli, Oscar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e un altro ragazzo di Genova.

Gli amanti della montagna consideravano questa opzione di trekking a Langtang come la terza per importanza del Nepal dopo quelle alle pendici di Everest e Annapurna. Con alcuni vantaggi rispetto alle più blasonate sorelle: la vicinanza a Kathmandu che permette di immergersi in scenari spettacolari ad appena due giorni dalla capitale, la minore affluenza di turisti e la confortevole infrastruttura alberghiera. Ma la notizia della valanga ha fatto in un batter d'occhio il giro del mondo, ed uno degli anchorman della Cnn, Michael Holmes, l'ha rilanciata con un tweet che prospetta non un dramma ma una vera e propria ecatombe: "Secondo la tv nepalese Ntv - ha cinguettato - la Valle di Langtang è completamente distrutta con la morte all'incirca di 2.000 persone".

Al quotidiano nepalese My Republica, il capo del distretto, Uddhav Prasad Bhattarai, ha confermato che il villaggio "è stato cancellato dalle mappe" da una valanga. L'esercito, ha aggiunto, "è riuscito a salvare alcuni turisti e abitanti del villaggio superstiti". Ma niente di più.

Mestamente ha quindi concluso che "l'unica via di strada esistente è quasi completamente bloccata" e che "il 90% delle case del distretto hanno subito danni in varia misura".

Date le dimensioni del terremoto e la priorità che i soccorritori stanno concedendo ai centri urbani, le vittime di Langtang, come quelle di molte altre zone rurali, che ospitano il 70% della popolazione del Nepal, verranno aggiunte al bilancio globale in un secondo tempo.

O, come è capitato in passato per altri simili disastri, non verranno mai aggiunte né calcolate, per l'impossibilità materiale di rimuovere l'enorme quantità di terra e di detriti che ha trasformato questo villaggio, il suo distretto e forse l'intera valle in un enorme cimitero.

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