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ISRAELE«Non accetto diktat»

23.04.17 - 14:28
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu non si lascerà influenzare dallo sciopero della fame indetto dai carcerati palestinesi in Israele
Keystone
«Non accetto diktat»
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu non si lascerà influenzare dallo sciopero della fame indetto dai carcerati palestinesi in Israele

TEL AVIV - «Noi portiamo avanti una politica determinata e responsabile secondo le norme internazionali e non secondo diktat dei terroristi».

Così si è espresso oggi il premier Benyamin Netanyahu a riguardo dello sciopero della fame ad oltranza intrapreso una settimana fa dal dirigente di al-Fatah Marwan Barghuti assieme con circa altri 1200 palestinesi detenuti in Israele.

«L' Anp - ha detto ancora Netanyahu - deve cessare di finanziare le famiglie dei terroristi. È un esame molto semplice della sua volontà di pace. Non si può essere a favore della pace e al tempo stesso magnificare e finanziare gli assassini di israeliani e di altri innocenti».

Gli scioperanti rivendicano miglioramenti delle loro condizioni di reclusioni, fra cui visite mediche periodiche e maggiori visite familiari. In loro sostegno al-Fatah ha proclamato nei Territori per il 28 aprile una 'Giornata di collera'. Nel timore di violenze, Netanyahu ha convocato per oggi il Consiglio di difesa del suo governo.

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