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CANTONENiente classi a 22 alievi

21.03.13 - 18:39
Niente classi a 22 alievi

BELLINZONA - Il Comitato dell’iniziativa popolare legislativa “Aiutiamo le scuole comunali – Per il futuro dei nostri ragazzi” ha appreso grossa delusione sul ritardo nei lavori della Commissione scolastica del Parlamento ticinese nell’esame dei messaggi 6713 e 6713a, che impedirà l’attuazione della riduzione degli allievi da 25 a 22 al massimo per classe nelle scuole comunali e medie a partire dall’anno scolastico 2013/14.

Ricordiamo che l’iniziativa popolare ha raccolto 11'000 firme di cittadine e cittadini ticinesi nel 2009. L’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali” ha permesso di attirare l’attenzione politica sulla scuola dell’infanzia e sulla scuola elementare, che dal 1996 (data del varo dell’attuale legge settoriale) erano state piuttosto trascurate: queste scuole che meritano invece grande attenzione sia per ragioni prettamente scolastiche, sia per ragioni di politica famigliare.

 

Visto anche il tempo trascorso dal deposito dell’iniziativa (4 anni) il Comitato d’iniziativa chiede con forza che il Parlamento continui i propri lavori in modo rapido affrontando le tappe mancanti per l’evasione dell’iniziativa popolare:

1) la sopracitata tappa costituita dai messaggi governativi 6713 e 6713a del 14.11.2012 e 23.1.2013, che propongono al Parlamento di ridurre il numero massimo degli allievi da 25 a 22 nella scuola elementare e nelle scuola media (scuole dell’obbligo), come pure la riduzione del numero massimo di allievi nelle pluriclasse di scuola elementare, che è oggetto di una modifica di Regolamento; inoltre i due messaggi 6713 e 6713a propongono pure di generalizzare la figura del direttore con compiti pedagogici nelle scuole comunali;

2) la tappa, preannunciata nel messaggio 6713 al punto 1.4, che riguarda la riduzione degli allievi nella scuola dell’infanzia, che potrà essere affrontata in previsione dell’introduzione nell’anno scolastico 2015/16 della frequenza obbligatoria della scuola dell’infanzia per i bambini di 4 e 5 anni;

3) la tappa che riguarda l’estensione delle mense e dei doposcuola nelle scuole comunali, che il Consiglio di Stato sta affrontando nell’ambito della legge famiglie (Dipartimento sanità e socialità).

 

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