I Verdi puntano il dito contro Quadri e Bühler: «Preferiscono starnazzare slogan propagandistici anziché dibattere a viso aperto»
LUGANO - I sostenitori dell’iniziativa No Billag rifiutano di presenziare ad un dibattito pubblico. È quanto sostengono i Verdi del Ticino che sull'argomento vorrebbero organizzare un incontro ma che hanno visto declinato l'invito sia da Lorenzo Quadri (Lega dei ticinesi) che da Alain Bühler (UDC), «due nomi - sottolineano - che su tutti si stanno impegnando in Ticino a favore di questa iniziativa», ma che parrebbero non «mostrare un reale interesse al confronto con la controparte».
I Verdi, invece, vorrebbero un dibattito utile ad «approfondire le varie tematiche e permettere alla popolazione di capire appieno i temi in votazione e scegliere di conseguenza secondo coscienza». E se dalla parte dei contrari si sono «subito trovati» relatori disposti a partecipare, lo stesso non si può dire per la rappresentanza dei sostenitori. «Molti - sottolineano i Verdi - i tentativi di coinvolgere i politici ticinesi che sostengono attivamente questa iniziativa, purtroppo senza esito».
«I rappresentanti dei partiti che si definiscono paladini dei valori ticinesi e svizzeri, preferiscano starnazzare slogan propagandistici su social media e sulle solite testate “giornalistiche”, anziché dibattere a viso aperto», attaccano quindi i Verdi che pongono ai diretti interessati una domanda provocatoria: «Paura del confronto o paura di informare in maniera approfondita la popolazione?»