Il Gruppo non si presenterà alla seduta di insediamento del Legislativo cittadino per protestare contro l'assegnazione del Dicastero Cimitero a Amalia Mirante
TORRICELLA-TAVERNE - Il gesto di assegnare il Dicastero Cimitero alla municipale Amalia Mirante (PS) ha fatto sprecare fiumi d'inchiostro ed è stata stigmatizzata da più parti. Ora, a più di due settimane dalla scelta, arriva una reazione forte da parte del Gruppo PS e Verdi che in una nota comunica che non presenterà questa sera alla seduta di insediamento del consiglio comunale, «preferendo recarsi al cimitero».
«All’inizio dei lavori parlamentari - scrivono PS e Verdi - ci dirigeremo con amici e sostenitori dalla casa comunale verso il cimitero: luogo di pace e di riflessione». Un'azione che vuole sottolineare la «disdicevole prima decisione del Municipio. «Hanno escluso la municipale Amalia Mirante da ogni Dicastero, assegnandole il cimitero, che non è un Dicastero».
«La volontà epuratrice della maggioranza si è abbattuta anche contro Antonello Gatti (PLR) assegnandogli poche responsabilità e togliendoli la delega a partecipare ad enti e consorzi. Si tratta di una pratica politica inaccettabile».
«Non è infatti sano né corretto che chi ha incassato la fiducia di elettrici ed elettori, sia punito ed escluso dalla maggioranza della compagine di governo pur avendo sempre difeso con passione la legalità e servito con abnegazione il proprio comune» sottolineano PS e Verdi. «La cultura politica e civile svizzera vive proprio del rispetto delle minoranze e della concordanza. È di concordanza e di buona volontà che ha bisogno il comune non di squallide vendette e misere ripicche».
«Se l’ideologia del consenso, che ha un valore universale nelle nostre istituzioni, vorrà essere portata al cimitero, vigileremo con rigore e risolutezza anche da lì affinché le decisioni che verranno adottate lo siano nell’interesse della collettività. Vigileremo anche al rispetto della legalità, come ogni consigliere eletto si impegna a fare al momento dell’accettazione della carica» concludono PS e Verdi. «Se invece, vi sarà la volontà di tornare ad ascoltare e rispettare le minoranze, che poi tanto minoritarie non sono, siamo pronti, come abbiamo sempre fatto, a dare il nostro contributo che, da sempre, è sempre stato importante ed apprezzato».