La SSIC interviene sul caso Consonni: «Il nostro è un settore sano. Ma i committenti ci devono aiutare a mantenerlo tale»
LUGANO - Sui casi di malaedilizia recentemente emersi nel settore immobiliare anche la Società Svizzera Impresari Costruttori (SSIC) Sezione Ticino interviene per esprimere le proprie preoccupazioni. Ma anche per delle precisazioni: «La ditta coinvolta (la Consonni Contract CH SA di Chiasso) non è un'impresa di costruzione, bensì una ditta del settore dell'arredamento di interni ed esterni», sottolineano in un comunicato stampa odierno.
Per la SSIC il caso dimostra «l'importanza di essere sempre vigili e collaborare per evitare che simili operatori entrino a contatto con il nostro tessuto imprenditoriale, con il quale non hanno nulla da spartire. Quello della costruzione è un settore fondamentalmente sano».
La Società svizzera impresari costruttori invita quindi anche i committenti a sostenere lo sforzo di mantenere sano il settore: «Bisogna evitare di deliberare solo in base al minor prezzo. Scegliere solo in base al prezzo é infatti pericoloso, meglio quindi valutare attentamente anche altri fattori come il radicamento nel territorio e la reperibilità soprattutto a lavori ultimati, la competenza e le referenze di un'impresa: una buona regola per tutelarsi da brutte sorprese.».
Proprio in quest'ottica sono state messe in atto diverse misure concrete, tra le quali: