La sezione arbitrale della FTC si china sui deprecabili episodi che si vivono sui campi ticinesi: «A settembre abbiamo proposto un incontro: hanno risposto due società su 120»
BELLINZONA - Arbitri rincorsi da dirigenti. Mini-arbitri di 13-14 anni insultati dagli allenatori. Il calcio minore ticinese è di nuovo tornato alla ribalta della cronaca. Purtroppo in negativo. La sospensione della partita di terza lega tra Ravecchia e Moesa è infatti solo l’ultimo episodio deprecabile che negli ultimi mesi ha coinvolto il mondo del pallone regionale. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tanto che oggi il responsabile degli arbitri della Federazione Ticinese di Calcio, Silvio Papa, ha convocato una conferenza stampa urgente denominata “Adesso Basta” per trattare il tema del poco rispetto ricevuto dai direttori di gara sui campi ticinesi.
«Già nelle partite di settembre - precisa Papa - abbiamo notato un certo nervosismo fuori e dentro al campo». Per abbassare i toni la direzione della sezione arbitrale della FTC aveva proposto una serie di incontri alle 120 società ticinesi per avvicinarle al mondo arbitrale. Il progetto, denominato "top referee", si è però rivelato un flop. «Purtroppo hanno risposto solamente due club, mentre gli altri hanno snobbato la proposta. Però le loro lettere di proteste - precisa Papa - continuano ad arrivare al nostro ufficio».
Lo scorso fine settimana si sono registrati problemi anche con i mini-arbitri, ovvero ragazzini di 13-14 anni che dirigono le partite valide per gli allievi D9. Un giovane è stato disturbato da un allenatore: «Il mini-arbitro è uscito dal campo in lacrime. Oggi, tre giorni dopo i fatti, non ha ancora superato il trauma», precisa Papa.
Quello degli allenatori “poco educati” con gli arbitri è un problema sempre più presente nei campionati degli allievi. Un problema che la sezione arbitrale intende risolvere comminando loro delle multe (importo minimo da 200 franchi), ma non solo. «Chi si macchierà di questi fatti sarà chiamato a dirigere una partita il turno successivo. Così che capisca che arbitrare non è facile come sembra».
Quello che più infastidisce Papa è che l’arbitro venga sempre colpevolizzato: «Le società raramente accettano le sanzioni senza protestare». E spesso queste lamentele sono inerenti a tematiche che avrebbero potuto essere spiegate dal famoso progetto "top referee" a cui hanno partecipato i rappresentanti di due sole società. «Spesso veniamo contestati per la giovane età degli arbitri che dirigono in quarta e quinta lega. Ma noi siamo obbligati a mandarli. Perché se un direttore di gara vuole fare carriera deve seguire una trafila che sfocia nell’entrata nell’accademia svizzera a 28 anni d’età».
Insomma la vita dei 130 arbitri attivi sui campi ticinesi “ogni maledetta domenica” non è semplice ma come ricorda Livio Bordoli, il responsabile tecnico della FTC: «Senza di loro non si va da nessuna parte. Per questo bisogna sensibilizzare tutti sul ruolo fondamentale che l’arbitro ha nel nostro gioco».