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CANTONETeenagers e gravidanza: all'EOC 14enne "da record"

04.08.17 - 07:01
Dopo il caso della dodicenne gravida di Bienne, emergono situazioni simili al Sud delle Alpi. L'esperta: «Le ragazze prendono per oro colato tutto quello che c'è sul web»
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Teenagers e gravidanza: all'EOC 14enne "da record"
Dopo il caso della dodicenne gravida di Bienne, emergono situazioni simili al Sud delle Alpi. L'esperta: «Le ragazze prendono per oro colato tutto quello che c'è sul web»

LUGANO – Mamma a dodici anni. La notizia arriva da Bienne e sta facendo il giro della Confederazione. Nonostante il caso sia raro, anche nella Svizzera italiana si verificano situazioni simili. All'Ente ospedaliero cantonale, il "record" degli ultimi anni è legato a una quattordicenne. «La giovane era fidanzata da tempo con un coetaneo – spiega Elisabetta Ferrucci, caposervizio pediatria presso l'Ospedale regionale di Lugano – la gravidanza è stata una vera sorpresa per la giovane e per la sua famiglia».

La "prima volta" – E in una società sempre più bombardata da immagini e contenuti a sfondo sessuale, episodi del genere sembrano destinati a ripetersi con frequenza. «Il fatto – riprende la pediatra – è che da una parte l'età dell’approccio alle prime esperienze sessuali si abbassa sempre di più, ma dall'altra i giovani sono sempre meno informati in modo corretto. Per cercare consigli, si rivolgono ai coetanei. Oppure vanno in internet. Il web rappresenta un grosso problema. In rete si trova di tutto e di più, e i ragazzi si fidano di qualsiasi cosa trovino. Su alcuni siti c'è scritto che in realtà i giorni fertili della donna sono pochi e che, se non c'è una predisposizione particolare, il rischio di restare incinta è nullo. E c'è chi prende queste parole per oro colato».

Svalutazione – Ma a preoccupare gli esperti è anche una crescente svalutazione della sfera sessuale. «I giovani sono fortemente stimolati da un contesto sessualizzato. E come è caratteristico della loro età, si sentono onnipotenti, anche per quanto attiene le malattie a trasmissione sessuale. Mediamente, in Svizzera, le prime prime esperienze sessuali si hanno attorno ai quattordici anni. Ma ci sono casi anche più precoci. Non possiamo essere ipocriti e dire che gli adolescenti non dovrebbero avere una vita sessuale attiva. Sarebbe come fuggire dalla realtà. Bisogna tuttavia fare in modo che i ragazzi abbiano gli strumenti adeguati per muoversi in questo contesto. A mio avviso la scuola finora subentrava troppo tardi. I nuovi programmi di educazione sessuale prevedono che si parli di sessualità già nella scuola primaria, ed è un bene. Si tratta di temi da affrontare in maniera semplice, spontanea. Anche in famiglia».

Privacy assoluta – La portavoce dell'ospedale di Bienne, in cui partorirà la dodicenne bernese, ha dichiarato che nella stessa struttura da inizio anno sono diventate mamme già quattro minorenni. All'EOC si registra ufficialmente una minima quota di casi all'anno. La realtà è che di statistiche vere e proprie sul fenomeno è difficile stilarne. «Anche perché le strutture a cui le giovani e le loro famiglie possono rivolgersi sono molte e i casi sono, giustamente, coperti dal massimo riserbo. Anche e soprattutto nell’interesse delle giovani. Ovviamente la privacy della ragazza è prioritaria. Ed è sempre necessario che venga offerto anche un accompagnamento di natura psicologica. Spesso Le ragazze in giovane e giovanissima età e le loro famiglie optano per l'interruzione di gravidanza. Alcune provano senso di colpa. Altre no. Dipende anche dalla cultura della famiglia».

Il caso singolare – In alcune circostanze, la mancanza di informazione può generare situazioni incredibili. Anche per quanto riguarda ragazze più grandi. È capitato alcuni anni fa, quando una giovane donna si è presenta all'EOC al nono mese di gravidanza senza rendersi conto di essere incinta. «Aveva la sindrome dell'ovaio policistico. Si trattava di una ragazza diciottenne, in grande sovrappeso, che non ha dato alcun valore alle modificazioni del suo corpo e che aveva una irregolarità mestruale tipica della sua sindrome. Fortunatamente il bambino è nato sano».

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