Come dice il sindacato la direttrice della società non avrebbe i requisiti per effettuare il picchetto sanitario
BELLINZONA - Il comunicato giunge venerdì pomeriggio, a una settimana di distanza dallo scoppio della vertenza tra il sindacato e l'azienda che si occupa di assistenza e cure a domicilio.
Al centro della contesa la disdetta del contratto collettivo di lavoro da parte di Ticinocure SA. Azione considerata «illegale» da parte del sindacato e perfettamente legittima da parte della società specializzata nei servizi d'assistenza e cura a domicilio.
Questa segnalazione giunge dopo avere letto un comunicato pubblicato venerdì scorso su Ticinonline/20 Minuti in cui si legge:
«7) Circa l’annullamento delle indennità di picchetto, i sindacalisti forse non sanno che il picchetto è sempre stato curato direttamente dalla titolare. Questo procedere non è stato fatto per risparmiare sull’indennità, ma soprattutto per dare la possibilità alla proprietà di dotarsi di uno strumento per il controllo della soddisfazione dei Pazienti”».
Secondo il sindacato , «la reperebilità nei servizi d'assistenza e cura a domicilio per quanto concerne il picchetto deve essere garantita da una figura sanitaria e non da una figura amministrativa».
«La titolare della SA, signora Carmela Sturzenegger, - si legge nella nota - risulta amministratrice e direttrice amministrativa, con diploma di commercio e pluriennale esperienza nel settore bancario-finanziario. Per questo motivo il Sindacato VPOD ha segnalato all’Ufficio del medico cantonale la dichiarazione di Ticinocure SA».