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LUGANO - Il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il Gruppo Donne di Amnesty International Svizzera Italiana (DAISI) invita la popolazione a scendere in piazza, a fianco delle vittime di tutti i tipi di violenza, per ribadire con forza che:
•nessuna convivenza civile e democratica è possibile se non si stabiliscono rapporti civili tra uomini e donne;
•la violenza sessuata nuoce non solo alle donne, ma a tutta la società, stravolgendo i rapporti tra i generi, deteriorando le condizioni di stabilità, pace e benessere e gravando pesantemente sulla spesa sociale;
•la violenza, visibile o invisibile, non è un affare privato, ma un problema pubblico che sollecita risposte politiche concrete, volte alla rimozione di quegli stereotipi lesivi della dignità delle donne che, ancora oggi, alimentano la cultura della violenza e della discriminazione nei loro confronti.
L’appuntamento è in Piazza Dante, a Lugano, a partire dalle ore 17:00.
La violenza contro le donne è una delle più vergognose fra le violazioni dei diritti umani e sembra non conoscere confini geografici, culturali e di benessere economico. Anche nel nostro paese, dove si stima che tra il 10 e il 20 per cento delle donne è vittima di almeno un caso di violenza nel corso della vita, il fenomeno appare ancora molto diffuso e fortemente ancorato alla sfera famigliare. È soprattutto dentro casa, infatti, che le donne risultano maggiormente esposte alla violenza dei propri compagni o familiari.
Nel 2010 la Polizia cantonale ticinese ha effettuato 789 interventi e 323 allontanamenti. Un triste record che rappresenta, tuttavia, solo la punta di un iceberg, in gran parte sommerso sotto il silenzio delle stesse vittime e dall’omertà di quanti rinunciano per timore a sporgere denuncia. La manifestazione promossa dal Gruppo Donne di Amnesty International si iscrive nel quadro della campagna internazionale “16 giorni contro la violenza di genere”, cui hanno già aderito 3700 organizzazioni di 164 paesi.
