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Coinvolti due ragazzini, un'anziana, due addetti alla sicurezza, la Polizia e l'ambulanza
LUGANO - Minacce, molestie e denunce. Accade anche tra i ragazzini di 13-14 anni, anche quando da novelli fidanzatini ci si lascia, nonostante, si sa, (o forse lo sanno solo gli adulti), a quell'età cambiare partner è un'abitudine esistenziale.
Tutto è accaduto questa mattina a Lugano dopo le 7. Spinte, minacce, offese, anche ad adulti, e l'intervento della Polizia. I protagonisti sono due ragazzini, alla fermata del bus che li porta a scuola. LUi, probabilmente lasciato dalla sua ex, comincia a minacciarla, offenderla, le chiede che gli restituisca i suoi regalini, poi la spinge sul cartello indicante gli orari della Tpl. A fermarlo un uomo che aspettava il bus. Ma non finisce così. La ragazza sale sul bus. Lo stesso fa il ragazzino, che nonostante la presenza di numerosi passeggeri, continua la sua performance teatrale.
"Mi ridai il braccialetto", lei dice no, si difende, prova a reagire. Poi interviene un'anziana signora, respinta ed offesa dall'adolescente, tanto che giunti alla "pensilina Botta" si sente male, da svenire. Per la signora è stata necessaria un'ambulanza, che l'ha trasportata in Ospedale.
Nel frattempo, in pensilina, l'altra scena continua. Ad intervenire è prima l'autista, poi gli uomini della Security che prendono il ragazzino e lo portano al cospetto di una pattuglia di Polizia. La ragazzina viene lasciata, per potersi recare a scuola, con la raccomandazione di denunciarlo al fine di provvedere ad una misura cautelativa.
E nel bus le parole e i racconti continuano. Gli amici fanno gruppo intorno a lei, che racconta, telefona, descrive nei dettagli l'accaduto. Piccoli ma grandi insomma con istinti e problemi sempre più uguali agli adulti e spinti da sentimenti forti ed energetici, ma anche da una buona dose di ironia e leggerezza naturale.
