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Ultime ore per la moschea nel padiglione Conza Con la stagione fieristica alle porte si conclude domani la concessione per l'utilizzo del centro fieristico
LUGANO - Domani, venerdì 21 agosto, potrebbe essere l'ultimo giorno d'attività per la "moschea Mac 3". Da inizio agosto infatti il padiglione Mac 3 è stato trasformato, grazie alla disponibilità del Municipio cittadino, in una moschea provvisoria per permettere alla comunità islamica di svolgere le preghiere del venerdì. Oggi l'Esecutivo sarà chiamato a decidere se destinare provvisoriamente ai mussulmani luganesi una superficie di circa 500 metri quadrati all'interno del Conza.
Le opposizioni - Per i mussulmani il rischio di rimanere senza un luogo di culto è qiondi tutt'altro che remoto; anche per questo non sembra ancora sfumata l'idea di insediarsi nello stabile di via Monte Boglia 11 e lo dimostra il fatto che, prossimamente, sarà allestita la domanda di costruzione per la ristrutturazione e il cambiamento di indirizzo dei locali. Questa eventualità, come ricorda oggi LaRegioneTicino, viene osteggiata con forza sia da parte della Lega, il municipale Bignasca ha più volte promesso battaglia, sia da parte degli inquilini dello stabile che, da proprietari degli appartamenti, hanno annunciato di volersi opporre alla domanda di costruzione.
Via Monte Boglia è la priorità - Sull'altro fronte la Comunità islamica ha fatto sapere attraverso il proprio avvocato Rossano Bervini che è giunta l'autorizzazione i prima istanza all’acquisto dei locali in cui la comunità vorrebbe creare il centro. In attesa del responso della Pretura di Lugano sulla petizione presentata dall’avvocato contro la delibera assembleare dei condomini di via Monte Boglia 11, si valuteranno altre proposte. Ma la priorità resta via Monte Boglia.
Alternative - Alla sistemazione in via Monte Boglia, a pochi passi dalla sede della Lega dei Ticinesi, la Città ha presentato alcune alternative mettendo a disposizione, con affitti non troppo elevati, tre capannoni di oltre 200 metri quadrati situati sul Piano della Stampa, in territorio di Davesco.
Foto apertura (archivio): Ti-Press Francesca Agosta
