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LOCARNOIn Piazza Grande anche un film ticinese, Maire: "Vedrete i misteri delle nostre valli"

15.07.09 - 20:47
TiPress
In Piazza Grande anche un film ticinese, Maire: "Vedrete i misteri delle nostre valli"

LOCARNO - Sarà un Pardo in cui ci sarà parecchia Svizzera e anche un bel po' di Ticino, quello della 62esima edizione del Festival del film di Locarno. Era soddisfatto il direttore artistico Frédéric Maire, nell'annunciare la presenza in Piazza Grande di un lungometraggio ticinese. Si tratta di "La valle delle ombre" di Mihaly Györik, pellicola co-prodotta con l'Italia e l'Ungheria, ambientato in gran parte in Ticino. "È un film che si basa su racconti che risalgono a più di un secolo fa, e svela alcuni tra i più affascinanti misteri delle valli ticinesi. Un film che dimostra anche alle nostre latitudini si è capaci di realizzare pellicole spettacolari" ha commentato Maire presentando il  programma del Festival. "La valle delle ombre" non sarà l'unica presenza ticinese al Festival. Le altre sezioni minori, ma ugualmente importanti, vantano la presenza di diversi artisti e prodotti di casa nostra, che vi presenteremo nei prossimi giorni.

Un'edizione che affronta il futuro con la consapevolezza di essersi ritagliato un posto di primo piano in ambito internazionale. "È un momento buono per il Festival che gode   di molta forza sul piano nazionale e internazionale" ha esordito il presidente del Festival, Marco Solari che ha annunciato di aver firmato in mattinata un contratto di prolungamento di altri 4 anni con l'UBS, sponsor principale del Festival. Soddisfazione sì, ma non è il caso di esultare, "visti i costi di un Festival come quello di Locarno" ha aggiunto subito Solari.

Ma torniamo alla programmazione. Nel cartellone si fa notare soprattutto la totale assenza di film italiani in Piazza Grande e in concorso. "Non abbiamo trovato dei film italiani validi da portare in Piazza Grande o da far concorrere" ha tenuto a sottolineare il direttore artistico Maire nell'intervista video - "ma a Locarno sono presenti tuttavia dei film italiani capaci di mostrare un'altro modo di intendere la cinematografia, un modo che è più vicino all'indole del nostro Festival". Un'indole che Frédéric Maire - ultima edizione in qualità di direttore artistica - abbandona a malincuore. "Locarno mi ha tolto tante ore di sonno, ma mi ha regalato tante emozioni, le stesse che mi regalava quando ero un giovane spettatore".

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