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CHIASSOAperture domenicali, i commercianti: 'Molta più gente in centro, era quello che volevamo'

25.01.09 - 17:51
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Aperture domenicali, i commercianti: 'Molta più gente in centro, era quello che volevamo'

CHIASSO - Non avranno fatto affari d'oro ma sono comunque soddisfatti i commercianti di Chiasso per questa prima domenica di aperture straordinarie. Il centro cittadino, forse complice la giornata di sole, era più animato rispetto al solito. "Ci sono molte persone a passeggio, e questo è positivo", ci dicono da una boutique di Corso San Gottardo. E la conferma viene anche da Carlo Coen, presidente dell'Associazione Gruppo commercianti di Chiasso, promotrice dell'iniziativa.

"C'è più gente in giro, vediamo molte famiglie che passeggiano per il centro e questo è proprio quello che noi volevamo: far riscoprire il centro il centro cittadino alla gente. Da una prima occhiata inoltre,  mi sembra che sia proprio la clientela svizzera quella che passeggia". Soddisfatti quindi i commercianti, anche se le aspettative non erano particolarmente elevate: "Non ci aspettavamo chissà che cosa - spiega ancora Coen - perché cercare di far cambiare mentalità alla gente, non è una cosa che si fa dall'oggi al domani, ci vuole pazienza". Il tempo per cercare di ridare vita al centro di Chiasso ci sarà, dato che queste aperture straordinarie dureranno sei mesi a titolo sperimentale. "In primvare - ha spiegato il presidente dei commercianti - organizzeremo degli eventi come il mercato gastronomico, la pizza all'aperto e ci aspettiamo molta più gente".

Un piccolo passo per rilanciare l'economia cittadina e l'inizio sembra promettente. Ma Coen soottolinea che "tornare ai fasti degli anni '70 è un'utopia". Non tutti i negozi del centro hanno aderito, comunque. Farmacie, parrucchieri e estetiste non possono per legge, mentre altri negozi sono rimasti chiusi perché oggi al lavoro possono esserci solo i titolari. Infatti i negozi possono aprire solo se possono permettersi di farlo senza ricorrere a impiegati e commesse. Una questine che, spiega Coen, dovrà in futuro essere discussa anche con i sindacati.
 

p.l.

 

Foto apertura: archivio Ti-Press

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