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BELLINZONALa Capitale aspetta il Botellon, Martignoni: "Stasera ci sarò anch'io"

20.09.08 - 15:00
E il Sindaco di Bellinzona ci spiega che a partire dal 1° ottobre sarà disponibile due giorni a settimana per incontrare la popolazione della Capitale.
Keystone/Urs Flueeler
La Capitale aspetta il Botellon, Martignoni: "Stasera ci sarò anch'io"
E il Sindaco di Bellinzona ci spiega che a partire dal 1° ottobre sarà disponibile due giorni a settimana per incontrare la popolazione della Capitale.

BELLINZONA - Mancano ormai poche ore all'attesissimo appuntamento con il Botellon, la bevuta collettiva di cui si discute ormai da diverse settimane e che avrà luogo questa sera, a partire dalle ore 20, in Piazza del Sole a Bellinzona.

Diverse le incognite che ruotano intorno a questo evento: prima fra tutte, quella che riguarda il numero di persone che vi parteciperanno. Fino a stasera infatti non sapremo se tutti i 1'600 giovani (e oltre) che si sono annunciati su Facebook vi parteciperanno realmente o meno, o se addirittura si presenterà a Bellinzona ancora più gente. In secondo luogo, i contrari al Botellon non vedono di buon occhio la 'bevuta collettiva', in quanto temono che un eccessivo uso di alcol da parte dei giovani possa tramutare la festa in incidenti o altro.

Una cosa, però, è certa: stasera in Piazza del Sole ci sarà anche il sindaco della Capitale, Brenno Martignoni, che abbiamo raggiunto stamattina telefonicamente.

Come mai ha deciso di partecipare al Botellon?
"Sono molto curioso! Si tratta di una prima nella Svizzera italiana e dunque questo evento è pieno di incognite, anche in merito al suo svolgimento"

Curioso, ma anche preoccupato?
"Da inguaribile ottimista, io penso che andrà tutto bene. Anche perché ho discusso con molti giovani ed ho così capito che lo spirito è davvero quello della festa. Ma evidentemente non bisogna trascurare gli aspetti preventivi che toccano la sicurezza pubblica"

E che voi avete già predisposto...
"Sì, la Città ha adottato dei provvedimenti di natura preventiva, che riguardano l'impiego di agenti pubblici (sia della polizia cantonale che di quella Comunale) e di agenti privati. Agenti che, tengo a sottolinearlo, saranno presenti in Piazza del Sole solo in funzione di spettatori, ma pronti ad intervenire se sarà il caso"

Lei ha detto che forse questo evento è nato per supplire ad una mancanza di offerta culturale alternativa...
"È vero, credo infatti che bisogna cercare di capire il vero motivo che c'è a monte di questo successo di partecipazione, anche se per il momento solo via Internet. Si tratta di un successo che, credo non a caso, tocca un modo 'anarchico' e 'trasgressivo' di aggregarsi e di fare qualcosa di diverso. Dunque, prima di dire 'botellon sì, botellon no', bisognerebbe anche chiedersi perché vi è questa domanda, dovremmo operare una riflessione in merito a quello che i giovani hanno effettivamente bisogno"

Un argomento di cui discuterà anche in Municipio?
"Quello che è certo è che in questa Legislatura, questo sarà un tema forte. Non però legato solo alla realtà giovanile, ma anche alla nostra realtà multietnica, all'integrazione, ecc. Perché a mio avviso fare cultura significa anche comunicare, ascoltare e soprattutto conoscere"

È per questo motivo che ha dichiarato che vuole istituire una linea diretta con i cittadini di Bellinzona?
"Sì, vorrei dare modo a tutti coloro che abitano a Bellinzona di incontrare il Sindaco, se lo ritengono necessario, in una sorta di 'stanza del dialogo'. Vorrei, in sostanza, istituire due momenti settimanali durante i quali sono a disposizione della gente per sentire ciò che hanno bisogno o che hanno da dirmi. Finora infatti tutto si risolveva con l'invio di email o con telefonate o, al limite, con degli incontri brevi in giro per la Città. Quello che invece io vorrei è istituzionalizzare questi incontri, in quanto credo che questa sia un'esigenza molto forte. Il tutto a partire dal 1° ottobre"

Un'ultima cosa: vuole dire qualcosa a coloro che stasera parteciperanno al Botellon?
"Spero che vengano a Bellinzona animati di voglia di sano divertimento e faccio appello al senso di responsabilità del singolo nell'ambito di questo evento collettivo. Per far sì che un evento di questo tipo possa anche avere una sua continuità"


Sara Matasci

Foto d'apertura: Keystone/Urs Flueeler
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