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LUGANOZali chiede la ricusa del PG Balestra

27.03.08 - 07:50
Si complica il caso Zali. Il giudice Claudio Zali è stato accusato dal PG Bruno Balestra di appropriazione semplice per aver fornito, nel 2006, delle consulenze a un'amica che, rilevato un ristorante, aveva una vertenza con la precedente gerente. Gerente che rivendicava la proprietà dell'inventario dell'esercizio pubblico.
Zali chiede la ricusa del PG Balestra
Si complica il caso Zali. Il giudice Claudio Zali è stato accusato dal PG Bruno Balestra di appropriazione semplice per aver fornito, nel 2006, delle consulenze a un'amica che, rilevato un ristorante, aveva una vertenza con la precedente gerente. Gerente che rivendicava la proprietà dell'inventario dell'esercizio pubblico.
LUGANO - John Noseda, avvocato difesore di Claudio Zali, ha presentato il 14 marzo scorso un'istanza di ricusa nei confronti del procuratore generale Bruno Balestra. Lo scrive il Corriere del Ticino.

La difesa, dopo l'esame degli atti, avrebbe rilevato gli estremi per dubitare dell'imparzialità di chi attualmente sta conducendo l'inchiesta. Inchiesta che segue da vicino anche il Consiglio della Magistratura, che ha ricevuto una copia dell'istanza di ricusa. Finora il Consiglio non ha adottato nessun provvedimento nei confronti del giudice Zali. Giudice che nel mese di marzo ha svolto normali lavori di ufficio, evitando la presidenza durante i dibattimenti in aula.

Ora è il presidente della Camera dei ricorsi penali Mauro Mini che dovrà esaminare l'istanza dopo aver chiesto, come è prassi, al procuratore generale di pronunciarsi sulla richiesta di ricusa ed alla difesa nuove osservazioni su quanto sostenuto dal PG Bruno Balestra. Il Corriere scrive inoltre che la difesa di Zali (al giudice era stato sequestrato il computer) ha segnalato che il primo procuratore pubblico, che si occupò del caso, era a conoscenza dei consigli dati dal magistrato. Il procuratore però non ritenne necessario promuovere nei confronti di Zali alcuna accusa, né di chiedere supplementi di indagine. Segnalò invece tutto al procuratore generale, che decise di intervenire.

Il giudice Zali, indagato alla Camera dei ricorsi penali, è accusato di appropriazione semplice dal procuratore generale Bruno Balestra.

La vicenda giudiziaria risale all'inizio del 2006, quando il magistrato diede un consiglio a un'amica, proprietaria di un esercizio pubblico in difficoltà economiche. La donna, due anni prima, aveva rilevato un locale e riteneva di sua proprietà anche l'inventario. Inventario, invece, che apparteneva a una terza persona, che nel settembre 2006 inoltrò una denuncia penale per appropriazione indebita nei confronti della titolare del ristorante, estendendola ad eventuali complici o istigatori.

Il procuratore pubblico, che si occupò del caso, stilò quattro decreti di accusa per appropriazione indebita e un non luogo a procedere.

L'amica di Zali e altre due persone interessate alla gerenza del ristorante impugnarono il decreto d'accusa ed attendono ora di comparire in Pretura Penale. La signora, che invece aveva venduto l'inventario all'amica del giudice Zali, accettò invece il decreto e la proposta di pena del procuratore pubblico divenne esecutiva.

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