28 gen 2008 - 18:21 Aggiornamento 13 nov 2014 - 02:36 0
Palace, Bignasca: "Non siamo Berlino. Ridimensionare il progetto del 50%"
LUGANO - "Aprile è vicino" avverte Bignasca. E la campagna elettorale sembra ormai entrata nel vivo. Il sasso lanciato dal Municipale di Lugano e leader della Lega dei Ticinesi riguarda un progetto importante per la città di Lugano: il Palace e la nascita del nuovo polo culturale.
In una breve intervista Bignasca rimanda al mittente le accuse di Masoni Brenni, in cui la Municipale del PLR ha accusato Bignasca di "predicare bene e di razzolare male".
Bignasca, perché ora ce l'ha con la Masoni?
"La Masoni Brenni deve capire che in un punto del programma della Lega ci sarà il ridimensionamento del polo culturale del 50%".
Masoni Brenni però dice che il Nuovo Centro Culturale l'ha ereditato da Lei..
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"Brava sì, e la fondazione Villalta? Quella no? Il Palace non l'ha ereditato da me perché non ero io il preposto. E' stata lei ad accelerare sul progetto".
Ma lei l'ha ridimensionato del 10%...
"Ah sì. Veramente? E' certo che se si pagano tutti gli architetti e gli ingegneri a prezzi di listino non si finisce più. Il progetto deve essere ridimensionato del 50%. Punto".
Masoni ha contrattaccato scrivendo che il Mattino della Domenica riceve 200mila franchi da AIL e dal Casinò. Soldi dei contribuenti...
"AIL e Casinò contribuiscono con 80mila franchi a testa. La Masoni che si guardi i suoi di affari. Se vuole litigare, litighiamo anche su questo. Sarei curioso di sapere come andrebbe a finire".
Torniamo al punto. La richiesta è: ridimensionare il Polo Culturale per concedere più fondi agli anziani...
"Nelle grandi capitali mondiali ci si sta rendendo conto che sono molti i teatri costruiti poi rivelatisi sovradimensionati. E troppo costosi. Guardiamo l'esempio di Berlino. Hanno costruito un teatro costato 130 milioni di franchi e fanno fatica a mantenerlo in piedi. E noi a Lugano vogliamo un polo culturale di 200 milioni?"
