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TURGOVIA«Basta francese alle elementari»

03.05.17 - 13:59
Il Gran Consiglio turgoviese ha deciso di posticipare l'insegnamento della lingua di Molière a favore dell'inglese
«Basta francese alle elementari»
Il Gran Consiglio turgoviese ha deciso di posticipare l'insegnamento della lingua di Molière a favore dell'inglese

FRAUENFELD - Il Gran Consiglio turgoviese ha oggi adottato una revisione di legge che posticipa l'insegnamento del francese dalle scuole elementari alle medie. La lingua di Molière verrebbe così insegnata a partire dal settimo anno della scuola dell'obbligo, invece che dal quinto.

La nuova norma sarà esaminata in seconda lettura il prossimo 17 maggio. L'ipotesi di un referendum parlamentare, per il quale si dovranno raccogliere i voti di 30 deputati su 130, sembra inoltre più che probabile.

La decisione odierna è arrivata dopo un intenso dibattito di varie ore. Tutte le proposte di rinvio del progetto sono state respinte. Nella votazione finale, il parlamento ha respinto con 64 voti contro 53 la proposta di sopprimere il paragrafo della legge sulla scuola dell'obbligo che prevede che «il francese viene insegnato dall'inizio della scuola secondaria», concretamente dal settimo anno.

Da 24 anni nel Canton Turgovia il francese è materia obbligatoria a partire dal quinto anno scolastico. Una maggioranza formata da esponenti di UDC, PPD e Verdi ha votato per l'abolizione del francese dal ciclo primario di sei anni, facendo valere l'eccessivo carico di lavoro per gli scolari e i pessimi risultati finora ottenuti.

Il voto conferma peraltro una decisione dello stesso Gran Consiglio, che nell'agosto del 2014 aveva dichiarato prioritaria una mozione per l'abolizione del cosiddetto "francese precoce" (Frühfranzösisch).

Contro l'esclusione della lingua di Molière dalle elementari si sono espressi PLR, PS e la consigliera di Stato Monika Knill (UDC), responsabile del Dipartimento dell'educazione e della cultura. Tutti hanno difeso invano l'attuale modello «3/5», che prevede l'insegnamento dell'inglese dal terzo anno scolastico e del francese dalla quinta.

Le intenzioni di sganciarsi dal modello previsto dal concordato sull'armonizzazione scolastica (Concordato HarmoS) hanno acceso un dibattito a livello nazionale: soprattutto in Svizzera romanda si sono alzate voci che accusavano il Canton Turgovia di mettere in pericolo la coesione nazionale.

Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere federale Alain Berset, che lo scorso mese di luglio ha mandato in consultazione una nuova legge federale che vuole obbligare i Cantoni a inserire l'insegnamento di una seconda lingua non locale alle elementari.

Questa "intromissione" è stata a sua volta criticata dall'esecutivo turgoviese, che rivendica il principio della sovranità dei Cantoni in materia d'istruzione. Se Turgovia decidesse di abolire il definitivamente francese per i più giovani, diventerebbe il terzo Cantone a farlo, assieme ad Uri e Appenzello Interno.

 

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COMMENTI
 

comp61 6 anni fa su tio
sisi bello il folklore e la storia, ma dobbiamo dare ai nostri figli delle possibilità in questo mondo di frontiere aperte. Con l`inglese vai ovunque, col francese e tedesco no. L`inglese sarà sempre più richiesto. Semplice. Quando sento che alle elementari insegnano ancora il francese mi cadono per terra. Dobbiamo essere più dinamici o formeremo ragazzi fuori dal mercato. Ci riescono nel canton turgovia, noi no????? In italì lo imparano, ocio......

Mattiatr 6 anni fa su tio
Ormai se il mondo non è solo tedesco non va bene, sono già perfetti non gli serve imparare altre culture o altre lingue. Queste proposte evidenziano la loro arroganza. Mi ricorda un periodo fra il 1930 e il 1945 nella vicina Germania

boro 6 anni fa su tio
Sarebbe ora di unificare la Svizzera con una seconda lingua nazionale.

Mat78 6 anni fa su tio
Risposta a boro
Sarebbe ora di tutelare a livello federale l'insegnamento delle lingue nazionali in tutti i cantoni...

elvetico 6 anni fa su tio
Posticipare non significa abolire. Detto questo, oltre all'inglese è comunque importante imparare le lingue parlate in Svizzera perché sono utili nel corso della vita e sono la base storica-culturale della nostra popolazione; tra l'altro le lingue francese, italiana e germanica sono la base storica-culturale dell'intero continente europeo. L'inglese è una lingua utile nel mondo ma non è la base storica-culturale della nostra popolazione. Quando uno Stato non difende più la sua base storica-culturale e quindi la sua memoria storica-culturale diventa come foglia al vento: è ciò che vuole la mondializzazione, cioè l'abolizione della memoria storica-culturale dei popoli affinché chi non ha più radici sia meglio governabile e manipolabile.

Bluechips 6 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Non esiste al mondo una nazione che non privilegi la propria lingua, la propria storia, la propria cultura. Per cominciare, in Ticino si dovrebbe approfondire ancora di più la lingua e la cultura italiana. E' l'incipit della Costituzione Cantonale. E chi crede che l'Italiano, e in questo caso il Francese, siano lingue secondarie, parla di almeno 120 milioni di Europei che le parlano e le vivono. Anche il Tedesco dovrebbe essere approfondito dagli stessi Svizzeri Tedeschi, prima di scimmiottare altre lingue. E' vero che l'Inglese è importante a livello mondiale, ma non è una nostra lingua. E "lingua" non è solo sapersi esprimere, ma addentrarsi nella cultura di quell'idioma, se si vuole capirne il senso. E, comunque, tanto più si conosce la propria lingua, tanto più si ha facilità nell'imparane un'altra.

elvetico 6 anni fa su tio
Risposta a Bluechips
Esattamente, è quello che ho inteso, ma con altre parole :-)))

drrex 6 anni fa su tio
Ma quelli dell' UDC non dovrebbero essere i paladini della svizzeritudine??

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a drrex
Allora, che facciamo col romancio? Non sarà la nostra svizzeritudine a fermare la globalizzazione ed i nostri giovani dovranno imparare una lingua che gli serva nella vita... di certo non sarà il francese, a meno che non sei interessato a qualche paesello africano.
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