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SVIZZERAEcco perché avete bocciato l’uscita dal nucleare

29.11.16 - 07:37
A determinare il no all’iniziativa promossa dai Verdi è stato il timore di una dipendenza dall’estero
Ecco perché avete bocciato l’uscita dal nucleare
A determinare il no all’iniziativa promossa dai Verdi è stato il timore di una dipendenza dall’estero

BERNA - Il 33% di chi ha votato contro l’abbandono pianificato dell’energia nucleare lo ha fatto per paura di dover acquistare l’energia elettrica necessaria dai paesi vicini che la producono nelle centrali a carbone o nucleari. Questo è quanto emerge dal sondaggio Tamedia che analizza le motivazioni di voto degli svizzeri che questo weekend si sono recati alle urne. Gli altri motivi che hanno spinto ad affossare l’iniziativa sono il timore di un ammanco energetico (16%) e la convinzione che porre una data di scadenza al nucleare sia sbagliato (16%).

Le donne più verdi - Le donne si sono mostrate più favorevoli all’iniziativa rispetto agli uomini. Entrambi i generi, però, hanno bocciato l’iniziativa: con il 51% dei voti le donne e con il 57% gli uomini. Inattesa la composizione anagrafica del voto: giovani e anziani si sono schierati per il no. Il 54% dei 18-34enni e il 60% degli over 65. Più moderate le altre generazioni. In particolare tra i 35-49enni è scaturito un pareggio.

In campagna piace l’atomo - Una netta bocciatura dell’iniziativa è quella che emerge dai risultati nelle campagne. Il 59% degli abitanti di questi comuni ha detto no. Negli agglomerati la percentuale scende al 56%. Mentre è in città che si trovano i fautori dell’addio all’atomo: il 56% dei cittadini ha votato sì.

Non grazie alla Leuthard - Solo il 20% dei contrari ha dichiarato di essersi fatto convincere da Doris Leuthard o dal Consiglio federale in generale. Un altro quinto della popolazione dice di essere stato convinto dall’Udc. Ma a muovere le masse, ben il 45%, sono stati altri attori non specificati, ma che non appartengono alla politica o alle associazioni economiche.

Non lasceremo l’atomo - E il futuro? Solo una minoranza degli intervistati ritiene che la Svizzera uscirà dal nucleare entro 20 anni. Il 58%, invece, ritiene che ciò sia poco probabile. Questo, però, non vuol dire che si costruiranno nuove centrali. Solo il 9% del campione ritiene che ciò sia auspicabile in ogni caso, mentre il 25% lo accetterebbe solo in caso di un netto passo avanti tecnologico. Il 59%, però, non lo auspica.

Fallimento dei sondaggi? - Questa votazione non è stata positiva per il sondaggio Tamedia che non è riuscito a prevedere il drastico calo di favorevoli nelle ultime settimane. Secondo l’analisi dei politologi Fabio Wasserfallen e Lucas Leeman «sono stati gli elettori di centro ad aver propeso molto chiaramente per il no» durante le ultime due settimane prima del voto. Gli elettori Ppd, che nell’ultima tornata di sondaggi erano al 53% per il sì, sono calati al 38%. I votanti Pbd, al 55% due settimane fa, hanno approvato l’iniziativa solo nel 31% dei casi. Un passo falso che permetterà ai politologi di meglio calibrare i fattori di ponderazione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Sondaggi online - Da circa 30 votazioni Leeman e Wasserfallen curano i sondaggi elettorali online per le testate del gruppo Tamedia. Una nuova modalità di rilevamento che sta dando risultati positivi. Nel 60% di questi 30 appuntamenti elettorali, i risultati del sondaggio Tamedia si sono rivelati più vicini all’esito elettorale rispetto a quelli dell’istituto GfS, il quale si occupa storicamente dei sondaggi per la Ssr e utilizza la modalità di contatto telefonico.

Com’è fatto - A questa tornata del sondaggio Tamedia hanno preso parte 12’329 persone provenienti da tutta la Svizzera tra il 25 e il 27 novembre. I politologi Lucas Leeman e Fabio Wasserfallen hanno ponderato i dati in base alle variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine di errore è di 2,2 punti percentuali. Più informazioni su tamedia.ch/umfragen.

 

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COMMENTI
 

severo 7 anni fa su tio
20minuti cita: soprattutto per il timore di dover dipendere dall'energia sporca prodotta all'estero. Ma perché, con le centrali nucleari é pulita?

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Risposta a severo
Al momento il nucleare è l'energia più pulita che c'è.

francox 7 anni fa su tio
Le votazioni devono andare come vogliono i potenti, ci spaventano o comunque ci indirizzano dove vogliono loro. Prima della votazione mica ci avevano detto che agli FA-18 si poteva fare un upgrade che allungava loro la vita. Che sbadati, si saranno dimenticati....

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a francox
Basta che non siano come quelli dei camion! Costa MOLTO ma molto di più aggiornare che comprare quelli nuovi! Mi piacerebbe conoscere chi fa questi cose a livello federale e chiedergli se secondo lui è normale una cosa simile, ma si sa, quando non si usano soldi propri chissenefrega se costa dieci volte di più, tanto pagano gli altri!

Cleofe 7 anni fa su tio
EVVIVA ! un altro smacco a questi verdi noiosi... !

ugobos 7 anni fa su tio
purtroppo hanno pensato di far leva sull emotività. a loro imparare qualcosa in più non interessa. si sentono i supremi. loro dicono cosa noi dobbiamo fare. veramente sono un disastro questi elementi. peccato che non l hanno ancora capita che la gente non è cosi scema. se non spieghi le alternative poi le votazioni vanno cosi.

ioenontu82 7 anni fa su tio
secondo me il motivo principale del risultato è la mancanza di credibilità da parte dei verdi, facile proporre una votazione del genere senza avere idea di come sostituire l’ammanco di energia e come finanziare i miliardi che giustamente i proprietari delle centrali avrebbero voluto nel caso di una chiusura anticipata delle loro centrali. si lo so, alternative ci sono, peccato che sono gli stessi verdi che poi bloccano la costruzioni di centrali idroelettriche e/o eoliche per motivi naturalistici... dovrebbero rendersi conto che non si può avere tutto. grazie per averci fatto inutilmente spendere milioni per una votazione quando già esiste la strategia energetica 2050, chapeau!

Benji78 7 anni fa su tio
Risposta a ioenontu82
Secondo la tua logica i referendum andrebbero aboliti tutti. Solitamente si fanno su cose già pianificate o già regolamentate. Su un tema così delicato è più che giusto chiedere al popolo cosa ne pensa sulla strategia energetica e se non è il caso di accelerare l'uscita dal nucleare. I soldi li buttiamo via in altre cose.

ioenontu82 7 anni fa su tio
Risposta a Benji78
non tutti, ma certamente uno come questo andrebbe respinto visto che non ha ne capo ne coda
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