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SVIZZERAElezione Consiglio federale, l'ultima notte prima del voto

13.12.11 - 19:34
I partiti confermano i loro piani e domani non ci dovrebbero essere sorprese. Ma l'UDC avverte: "I giochi non sono ancora fatti"
Keystone (archivi)
Elezione Consiglio federale, l'ultima notte prima del voto
I partiti confermano i loro piani e domani non ci dovrebbero essere sorprese. Ma l'UDC avverte: "I giochi non sono ancora fatti"

BERNA - Tutto come prima: alla vigilia dell'elezione del Consiglio federale sembra sempre farsi più concreto lo scenario dello status quo nei rapporti di forza in seno al governo. Le riunioni dei gruppi parlamentari non hanno infatti portato ad alcuna sorpresa: tutti i partiti mantengono la rotta già indicata nei giorni scorsi. L'unica formazione che sostiene l'UDC nell'attacco al seggio di Eveline Widmer-Schlumpf rimane il PLR: i rappresentanti di PS e Verdi rieleggeranno per contro gli uscenti. Nessuna indicazione emerge invece riguardo a chi, fra Pierre-Yves Maillard e Alain Berset, abbia le migliori chances di succedere in governo a Micheline Calmy-Rey.

Il PS voterà per 2 PLR - Christian Levrat, presidente del PS (57 voti nell'Assemblea federale), è stato categorico: l'UDC (58 voti domani) non ha ottemperato alla richiesta dei socialisti, specificando se intende prendere di mira un seggio radicale, quindi il PS voterà per i due PLR attualmente in governo. "Questa posizione è definitiva", ha aggiunto il consigliere nazionale friburghese. "Anche se l'UDC dovesse cambiare idea domani mattina noi non ne terremo conto". Il PS "non si presterà a giochetti di prestigio dell'ultimo momento". "Tutto filerà come previsto - ossia lo statu quo - piaccia o meno ai giornalisti", ha concluso Levrat.

I due ministri PLR hanno il sostegno dei Verdi - I ministri PLR Didier Burkhalter e Johann Schneider-Ammann potranno contare anche sul sostegno dei Verdi (17 voti): i parlamentari ecologisti si sono pronunciati praticamente all'unanimità per mantenere la situazione attuale, ha spiegato il capogruppo Antonio Hodgers. "Non vi è necessità di modificare gli equilibri attuali". I Verdi sono anche per la rielezione di Widmer-Schlumpf, che ha votato per l'uscita a tappe dal nucleare. Quanto al posto lasciato vacante da Calmy-Rey vogliono che rimanga in mani socialiste: non è stata peraltro fatta alcuna scelta fra i due candidati ufficiali, ha affermato Hodgers.

Il PLR sostiene candidato UDC in funzione anti-Widmer-Schlumpf - Nessuna novità nemmeno dal PLR (41 voti), che ha ribadito la sua strategia di sostenere un candidato UDC al posto di Widmer-Schlumpf: deputati e senatori radicali si sono schierati compatti su questa linea, ha indicato la capogruppo Gabi Huber. Tutti i candidati ufficiali - sia i due UDC che i due PS - sono all'altezza della carica alla quale ambiscono. Nessuna preferenza è stata in particolare espressa fra Maillard o Berset.

Il PPD per due socialisti in Governo - Anche per il PPD (41 voti) i due candidati socialisti sono in grado di svolgere il compito loro assegnato. "Siccome non si è votato, è impossibile affermare chi dei due raccolga il maggior numero di preferenze all'interno del nostro schieramento", ha detto il capogruppo Urs Schwaller. I democristiani hanno pure confermato la loro posizione nella battaglia per il seggio PBD: voteranno in gran parte per Widmer-Schlumpf. "Coloro che ritengono che un quarto dei parlamentari del partito possa votare in favore di un UDC non sono lungimiranti", ha detto Schwaller. Il PPD non intende nemmeno sostenere un eventuale assalto UDC contro una poltrona PLR, "soprattutto alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni", ha aggiunto il capogruppo alludendo al caso Zuppiger. Il PPD vuole la stabilità, ha concluso.

Verdi liberali per Widmer-Schlumpf e Schneider-Ammann - Fra i Verdi liberali (14 voti) una "chiara maggioranza" si esprimerà per Eveline Widmer-Schlumpf e una "maggioranza" per Johann Schneider-Ammann, ha fatto sapere la capo gruppo Tiana Moser. Per il PVL le pretese dell'UDC non possono essere attualmente soddisfatte, visti gli sviluppi degli ultimi giorni, sebbene per il partito vadano discussi il seggio del PBD e la seconda poltrona PLR. La decisione è stata inoltre influenzata dalla volontà di mantenere la stabilità dell'esecutivo e di conservare una maggioranza favorevole all'abbandono dell'energia atomica, ha aggiunto Moser. Riguardo ai due pretendenti socialisti, i Verdi liberali avevano già fatto sapere di essere per la gran parte in favore di Berset.

Il PBD per lo status quo - Il PBD (10 voti) ha pure confermato la sua posizione: rieleggere i consiglieri federali uscenti e sostenere - indifferentemente - uno dei due candidati socialisti.

L'Assemblea federale (domani con 245 membri, visto che il consigliere agli stati Peter Föhn, UDC svittese, non potrà ancora essere presente) sarà completata anche da 2 Lega, 2 PEV, 1 PCS, 1 MCG e 1 senza partito.

Giochi fatti? "No, vi sbagliate" - I giochi sono quindi già fatti? "No", ha tagliato corto il presidente UDC Toni Brunner rivolgendosi alla stampa. "Vi sbagliate!". Le discussioni continuano e gli sviluppi vanno nella "giusta direzione", ha aggiunto. "Ciò che il PS farà, lo vedremo". Il consigliere nazionale Christoph Mörgeli (ZH) ha peraltro ammesso che "mancano ancora molti voti...".

Nella notte i democentristi cercheranno di convincere 25 deputati nelle file del PS, del PPD e dei Verdi liberali. Il gruppo UDC ha anche discusso nel pomeriggio sull'opportunità di non attaccare soltanto la poltrona di Widmer-Schlumpf, ma anche quelle di uno dei due esponenti del PLR: non vi è però stata votazione.

ATS

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