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BERNANucleare: commissione Nazionale conferma abbandono dell'atomo

18.10.11 - 18:03
Nucleare: commissione Nazionale conferma abbandono dell'atomo
BERNA - L'uscita progressiva dal nucleare nella versione del Consiglio degli Stati è destinata a imporsi anche al Consiglio nazionale. La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia della Camera del popolo ha proposto al plenum, con 14 voti contro 7 e 3 astenuti, di adottare le mozioni corrette dalla Camera dei cantoni nella sessione d'autunno.

Il Nazionale non ha un ampio margine di manovra: se rifiuta le tre mozioni corrette dagli Stati, le stesse saranno affossate, come vorrebbe una parte della destra. Le tre mozioni unificate prevedono che nessuna autorizzazione sarà concessa per nuove centrali. Il testo aggiunge tuttavia che "non sarà promulgato alcun divieto di tecnologie". Oltre a misure che incoraggiano l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica, lo stesso esige anche la continuazione della ricerca nel nucleare.

La maggioranza della commissione del Nazionale approva questa correzione. A suo modo di vedere, la Svizzera deve disporre delle conoscenze necessarie nel settore nucleare, sia per il funzionamento delle centrali esistenti che per risolvere il problema della gestione delle scorie radioattive. Con 22 voti e 2 astenuti, la commissione sostiene dunque un'altra mozione degli Stati che incarica il Consiglio federale di continuare la ricerca nucleare in Svizzera.

Per contro, la maggioranza non vuole cogliere l'occasione per riformare la tassa sul CO2. Con 19 voti contro 2, la commissione propone di respingere una mozione del consigliere agli Stati Pankraz Freitag (PLR/GL). Il testo dell'atto parlamentare chiede che il gettito della tassa sia utilizzato interamente per il risanamento degli edifici e per incoraggiare le energie rinnovabili.

Attualmente, una parte di tale gettito è già impiegato per questi scopi, mentre quella rimanente è restituita alla popolazione attraverso i premi delle casse malattia. Il plenum si pronuncerà in dicembre.

ATS
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