Cerca e trova immobili

ZURIGOLa moschea An'Nur riapre dopo una settimana

09.11.16 - 14:16
Considerato un luogo di radicalizzazione, il centro era chiuso dallo scorso mercoledì. L'imam arrestato rimane per il momento in detenzione preventiva
La moschea An'Nur riapre dopo una settimana
Considerato un luogo di radicalizzazione, il centro era chiuso dallo scorso mercoledì. L'imam arrestato rimane per il momento in detenzione preventiva

WINTERTHUR - La moschea An'Nur di Winterthur (ZH) è stata riaperta oggi. Il centro, considerato un luogo di radicalizzazione islamica, era chiuso da mercoledì scorso, quando la polizia ha effettuato un blitz e arrestato un imam etiope.

Confermando una notizia dell'emittente regionale Tele Top, una portavoce della polizia municipale di Winterthur ha dichiarato oggi che è stato trovato un nuovo responsabile al quale sono state consegnate le chiavi della moschea.

Nella perquisizione di una settimana fa, la polizia aveva constatato che all'interno del centro islamico si continuava a cucinare, contravvenendo a una serie di norme relative alla sicurezza alimentare e contro gli incendi. L'accordo con il nuovo responsabile prevede che i locali adibiti a cucina non potranno essere utilizzati. La polizia intende inoltre effettuare dei controlli.

Il predicatore arrestato nella moschea rimane intanto in detenzione preventiva. Come lui, si trova in carcere anche un dirigente dell'associazione An'Nur che era stato fermato nella sua abitazione.

I due sono sospettati di pubblica istigazione a un crimine o alla violenza. Secondo informazioni raccolte dalla procura, durante un sermone, l'imam avrebbe incitato i presenti a uccidere e a denunciare i musulmani che non partecipano alle preghiere comuni.

La moschea An'Nur (in arabo "la luce") è in ogni caso destinata a chiudere i battenti alla fine dell'anno. La società immobiliare proprietaria dell'immobile ha infatti deciso di non rinnovare il contratto d'affitto.

Negli ultimi anni la moschea è più volte finita sotto i riflettori della cronaca come luogo di radicalizzazione di giovani andati a combattere nei ranghi dell'Isis. Secondo varie fonti, sarebbero almeno cinque i ragazzi partiti dalla città zurighese verso la Siria per la jihad, la guerra santa islamica.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE