L'attuale difensore del Friborgo ha parlato del suo trasferimento ad Ambrì: «Il club mi ha mostrato un progetto interessante e con le idee chiare»
AMBRÌ - Nella giornata odierna - lunedì 20 novembre - l'Ambrì ha ufficializzato l'arrivo di Lorenz Kienzle dal Friborgo. Il 29enne si è accordato con i biancoblù per tre stagioni, ovvero fino al termine del campionato 2021. Si tratta della quarta squadra per Kienzle dopo Lions, Lugano - dove ha militato per sei anni - e Friborgo.
Lorenz Kienzle, come mai hai deciso di ritornare in Ticino?
«Quando sono partito due anni fa per Friborgo avevo sempre detto che prima o poi sarebbe successo. Non avevo mai detto in quale squadra, ma sapevo fin dall'inizio che sarei tornato».
Come mai l'Ambrì?
«Duca era a conoscenza del fatto che volevo ritornare per questioni familiari. Parlando con lui mi sono subito sentito a mio agio, è stata una discussione molto alla mano. L'ho sempre rispettato come capitano sul ghiaccio e - adesso che è ds - ho avuto modo di conoscerlo come non lo avevo mai visto. Mi ha stupito sia la sua personalità che la maniera in cui mi ha parlato del progetto Ambrì. Amo il Ticino ed è stato subito chiaro che volevo giocare per questa società, per lui e per Cereda».
E ovviamente troverai una squadra con una mentalità differente rispetto a qualche anno fa...
«Finora ho giocato in tre società - Zurigo, Lugano e Friborgo - e se ci penso l'Ambrì è stato davvero il primo club che mi ha mostrato un progetto interessante, con una linea ideale, le idee chiare e che in futuro vuole raggiungere un obiettivo ben preciso. Ho visto serietà, disponibilità e la volontà di schierare il più possibile giocatori ticinesi sul ghiaccio. Tutto questo mi ha impressionato e ovviamente mi ha immediatamente convinto».
Poi Duca e Cereda, oltre a conoscersi molto bene, sanno esattamente cosa ci vuole ad Ambrì e come bisogna comportarsi per riportare la squadra ad alti livelli...
«Esatto, anche questo. Non sono personaggi che vengono da fuori, sono "nostrani" e mi sento ticinese anch'io. Duca e Cereda conoscono il Cantone, le varie dinamiche locali, hanno idee, voglia, passione e cuore per riportare questa squadra in alto. Ambrì è il loro ambiente naturale. Trovo che questo aspetto sia importantissimo nell'hockey e non è scontato».
Ad Ambrì sarai uno dei difensori con più esperienza...
«Hanno in mente un ruolo ben preciso per me, pero alla fine - in qualunque squadra si giochi - bisogna guadagnarsi la pagnotta. Non è evidente arrivare ad Ambrì e avere il posto assicurato senza fare niente: mi devo ovviamente impegnare e ripagare la fiducia della società che ha avuto in me. Personalmente penso che conti soltanto quanta voglia si ha di andare sul ghiaccio e io, la mia grinta, la voglio portare ad Ambrì».