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Segretariato cantonale OCST
Il Segretariato cantonale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese, a nome di tutte le categorie professionali del sindacato, esprime il suo totale e incondizionato appoggio alla lotta in atto nell’industria del granito.
L’associazione padronale ha non solo smantellato il contratto collettivo in vigore da decenni nel settore, ma si rifiuta oggi di sottostare, subordinatamente, al contratto mantello dell’edilizia.
Sono, da un lato, in pericolo conquiste vitali quali in particolare il prepensionamento, tanto più importante in un ramo dove il lavoro è disagiato e pesante.
Viene pure chiusa la porta alla trattativa con i sindacati, nel tentativo di disporre della completa libertà di manovra nel fissare le condizioni di lavoro.
Il sacrosanto gesto di rivolta dei lavoratori, che hanno incrociato oggi le braccia per fare valere la loro dignità, deve indurre il padronato a invertire rotta
- riconoscendo il diritto dei lavoratori di disporre di un contratto collettivo che ne fissi le condizioni lavorative,
- comprendendo che è nell’interesse dell’intera industria del granito poggiare su un rapporto di dialogo e di collaborazione tra dipendenti e datori di lavoro, tra sindacati e associazione padronale.
La linea arrogante e insulsa dell’associazione padronale contrasta del resto con l’esigenza, in un contesto di libera circolazione delle persone e di acuta competizione economica, di tutelare il settore del granito unendo tutte le forze attive sul territorio.
Lo sciopero odierno è perciò un atto di difesa dei lavoratori, ma diventa anche un gesto di responsabilità a salvaguardia dell’industria ticinese del granito.
A tutti i lavoratori in sciopero vengono espressi la riconoscenza e il sostegno granitico dell’OCST.
