La nuova Leon non è più una Golf impoverita, bensì un’alternativa davvero valida per chi quest’ultima la trovi inevitabilmente monotona. Questa volta, davvero!
PRIMA IMPRESSIONE - I primi chilometri che si percorrono con un’automobile sono spesso quelli decisivi. Seguendo questo ragionamento, nei primi istanti di contatto la nuova Leon mi ha trasmesso un’insolita impressione positiva. Salendo a bordo sono stato primo di tutto catturato dalla plancia orientata verso il guidatore, che riprendendo un’usanza tipica del più noto marchio automobilistico bavarese ti fa sentire un po’ al centro del mondo, protagonista dei comandi. La qualità dei materiali utilizzati per l’abitacolo, poi, segnano un grande passo rispetto al passato. È in particolare la morbidezza della plancia, l’impressione di solidità e la cura per dettagli fino ad ora trascurati a farmi pian piano pensare che la Leon non è un più una Volkswagen Golf per i poveri. Curioso, perché il marchio spagnolo negli ultimi tempi non ha mai brillato per la qualità degli interni.
QUALITÀ A PREZZO ONESTO - Questa volta però il salto di qualità c’è stato davvero, tanto che pure dal punto di vista tecnologico alla nuova Leon non spetta il classico ruolo di fanalino di coda. I fari anteriori completamente a LED (finora esclusiva di Audi) ne sono un esempio, allo stesso modo in cui all’interno spicca il sistema di navigazione più ricco: 5,8 pollici di schermo a colori, touchscreen, dalla grafica accattivante e infinite funzioni con le quali si possono controllare pressoché tutti i parametri della vettura. Il fatto è che le automobili con una dotazione ricca, anche se non delle marche più nobili, spesso raggiungono un costo eccessivo in relazione al reale valore della vettura, ma la Leon sta diventando una felice eccezione come la cugina Skoda. Il nostro esemplare, che onestamente non poteva avere combinazione migliore tra propulsore, allestimento e dotazione, costa poco più di 30'000 franchi.
PIÙ SPIGOLOSA - Particolare piacevole dell’auto in prova è il pacchetto FR, che specie nella perfetta colorazione rossa valorizza senza eccessi il design dinamico della Leon. Design che rispetto al passato ha abbandonato le rotondità in favore di spigoli più marcati, uniformandosi così con le sue cugine Audi A3 e Volkswagen Golf condividendone talune parentele. Nonostante la fisionomia resti quella della precedente versione è un peccato che si sia perso un elemento stilistico figlio di Walter De’ Silva, ovvero l’apertura delle portiere posteriori integrate nel finestrino. L’impatto estetico é molto più nobile rispetto al passato, riflettendo le qualità interne sopra descritte, e oltre a ciò anche la praticità è aumentata, sia per il maggiore spazio a disposizione per i passeggeri posteriori che per il bagagliaio cresciuto di 40 litri.
BASTANO 140 CAVALLI - Il vantaggio di essere realizzata partendo dalla nuova piattaforma MQB del gruppo Volkswagen (condivisa con Golf 7 ed Audi A3) si percepisce tutto alla guida. I 90 chili in meno (ora pesa poco più di 1'200 kg!) riescono in particolare a valorizzare una motorizzazione non troppo potente come la nostra 1,4 TSI da 140 cavalli. Un propulsore certamente non sportivo visto che non ama gli alti regimi, ma che dai bassi fino ai medio-alti può vantare una spinta davvero insolita per questa cavalleria, tanto che si crede sempre di avere almeno una trentina di cavalli in più. Paragonandola ad una Golf la guida è davvero più sportiva, soprattutto per la maneggevolezza nei percorsi ricchi di curve non troppo veloci, dove si muove con agilità e invita alla guida sportiva. Vantaggio è che pure in autostrada, paragonata con la precedente generazione, è molto più comoda e silenziosa. Il propulsore inoltre è davvero parco, accontentandosi mediamente di 6,4 litri di benzina ogni 100 chilometri: un valore paragonabile Diesel!
TROPPO VALIDA PER ESSERE SEAT - Le SEAT degli ultimi anni non sono mai piaciute particolarmente alla stampa, e a rileggere quanto scritto sopra mi sono meravigliato che fondamentalmente non sia emerso un solo difetto degno di menzione. Questo perché il prezzo concorrenziale di sempre ha guadagnato molta attrattività grazie alla qualità davvero migliorata e alla capacità di essere una vera alternativa più giovanile e dinamica alla Volkswagen Golf, sapendo però districarsi in tutti quegli impieghi richiesti da un’automobile media moderna, inclusi i lunghi viaggi autostradali. Qualche mese fa intervistammo James Muir, presidente di SEAT, che in quell’occasione ci disse (scherzando) che la nuova Leon era riuscita talmente bene da non meritarsi il marchio che porta. Continuando in questa direzione è possibile che il marchio spagnolo riesca finalmente a guadagnare la popolarità che ha sempre cercato. La strada, è quella giusta.
SCHEDA TECNICA
Modello | Seat Leon |
Versione | 1.4 TSI FR |
Motore | 4 cilindri in linea, benzina, turbo |
Cilindrata | 1'395 cc |
Potenza | 140 cv @ 4'500-6'000 giri/min. |
Coppia | 250 Nm @ 1'500-3'000 giri/min. |
Trasmissione | Cambio manuale a 6 rapporti, trazione anteriore |
Massa a vuoto | 1'231 kg |
Accelerazione 0-100 km/h | 8,2 secondi (dichiarato) |
Velocità massima | 211 km/h (dichiarato) |
Consumo medio | 5,2 L/100 km (dichiarato) |
Prezzo | 29'650 CHF |
Prezzo esemplare provato | 33'770 CHF |
CI PIACE | Una vera alternativa alla Golf: la aspettavamo da tempo |
NON CI PIACE | Sarà difficile farlo capire alla gente |