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È iniziato il processo dell’attore contro la donna, che aveva licenziato in tronco dopo una brutta esperienza in navigazione
MILANO- Luca Barbareschi ha portato in tribunale una skipper che per oltre un mese gli avrebbe rivolto minacce e insulti attraverso messaggi e telefonate. La vicenda risale al 2008, quando l’ex parlamentare licenziò dopo alcune settimane di navigazione la donna, che avrebbe dovuto lavorare sul panfilo noleggiato con gli amici e la famiglia durante le vacanze.
La skipper si sarebbe dimostrata però tutt’altro che professionale e, anziché occuparsi di condurre l’imbarcazione, secondo Barbareschi passava le giornate perlopiù a prendere il sole in topless e a fare il bagno. Durante una sosta a Ponza l’attore ne approfittò così per licenziarla. Ma al colmo della rabbia lei (sempre secondo Luca) iniziò a minacciarlo con messaggi del tipo: «Ora ti s******o io. Scrivo ai giornali scandalistici. Tu non hai pagato niente in realtà e io ho tutte le tue foto».
Ora si è aperto il processo: l’attore ha sostenuto di aver deciso di licenziare la donna perché era troppo spregiudicata, nonostante la presenza di bambini sulla barca. Il legale della skipper invece reputa che sia stata mandata via ingiustamente. «Tra Barbareschi e la mia assistita – ha riferito, come riporta il sito del quotidiano Libero -. C'è stato un rapporto di lavoro controverso. Da lì è scaturito uno scontro verbale probabilmente troppo acceso, ma comunque originato dall'ingiusto allontanamento della signora». Al giudice la sentenza su chi ha ragione.
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