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NORVEGIAStragi di Oslo, 91 morti

23.07.11 - 08:50
Massacro sull'isola che ospitava un campus di adolescenti. Entrambi gli attentati sono riconducibili alla stessa persona, un 32enne estremista di destra norvegese
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Stragi di Oslo, 91 morti
Massacro sull'isola che ospitava un campus di adolescenti. Entrambi gli attentati sono riconducibili alla stessa persona, un 32enne estremista di destra norvegese

OSLO - Con il passare delle ore si sta meglio delineando il terribile scenario del duplice massacro che ha scosso ieri pomeriggio la Norvegia. Dopo l'autobomba che ha causato 7 vittime e il danneggiamento di vari palazzi nel cuore istituzionale di Oslo, è venuto alla luce nelle ultime ore, in tutta la sua tragicità, il massacro dell'isola di Utoya: 84 giovani, che prendevano parte ad un campus laburista, sono stati massacrati a colpi di pistola e mitragliatrice.

Un bilancio agghiacciante: 91 morti fino a questo momento. Nell'isola risultano, indica la Polizia, esserci ancora ordigni non esplosi. In un primo momento aveva preso piede l'ipotesi di un attacco jihaidista, ma questa pista nelle ultime ore ha perso importanza. Il responsabile dell'autobomba, anche se gli inquirenti sono molto cauti, potrebbe essere la stessa persona fermata per la strage di Utoya: un maschio scandinavo di 32 anni di nome Anders Behring Breivik, che si è infiltrato nel raduno laburista vestito da poliziotto, prima di aprire il fuoco sugli adolescenti presenti.

Si segue la matrice dell'estremismo di destra come spiegazione del duplice attacco. L'autobomba, secondo analisti indipendenti, potrebbe essere stata piazzata dal 32enne, che si sarebbe poi allontanato dal centro di Oslo e avrebbe potuto raggiungere Utoya in barca, con tempi compatibili con quelli effettivi. Non si esclude nemmeno l'intervento di complici. Qual è stato il vero scopo dell'esplosione? Creare un effetto destabilizzante sulle istituzioni, in linea con i principi del terrorismo nero, oppure è stato un semplice, anche se devastante, diversivo per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze di sicurezza sulla città, e permettere al killer di portare a termine indisturbato la strage?

La grande maggioranza delle vittime, lo ricordiamo, aveva tra i 12 e i 14 anni, e prendeva parte ad un campo estivo del partito laburista. Anche per questo motivo la Polizia segue la pista dell'eversione interna, e non del terrorismo internazionale. Breivik, lo si apprende da fonti di Polizia, è indagato sia per l'autobomba che per la strage di Utoya.

"Tragedia nazionale" - Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha definito oggi "una tragedia nazionale" il doppio attacco che ha provocato almeno 87 morti ieri nella capitale."Mai dalla seconda guerra mondiale il nostro paese è stato colpito da un crimine di questa portata", ha detto il premier.

"È un incubo" ha aggiunto il premier evocando il "sangue e la morte" che si sono trovati di fronte i giovani partecipanti alla riunione laburista sull'isola alla periferia della capitale.

Ats / RED

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