Dopo i ritardi e le accuse, l'azienda farmaceutica e Bruxelles provano a spegnere la polemica
BRUXELLES - «Il nostro CEO Pascal Soriot è stato lieto di partecipare» ieri sera «a un incontro con il comitato direttivo dell'Ue sui vaccini. Abbiamo avuto una conversazione costruttiva e aperta sulle complessità di aumentare la produzione del nostro vaccino e sulle sfide che abbiamo incontrato». Così in una nota un portavoce di AstraZeneca.
«Ci siamo impegnati in un coordinamento ancora più stretto per tracciare insieme un percorso per la consegna del nostro vaccino nei prossimi mesi - ha aggiunto -, mentre continuiamo i nostri sforzi per portare questo vaccino a milioni di europei senza scopo di lucro durante la pandemia».
Lo scontro
L'azienda è diventata negli ultimi giorni protagonista di un duro scontro con l'Unione Europea, dopo l'annuncio di una riduzione del 60% delle forniture di vaccino previste per entro fine marzo. «Un taglio nelle consegne ingiustificato e inaccettabile. AstraZeneca faccia arrivare le dosi di vaccino dalle fabbriche del Regno Unito», ha detto Bruxelles, che ha chiesto al colosso anglo-svedese di rispettare i patti.
Il preparato di AstraZeneca dovrebbe ricevere l'atteso via libera dall'Agenzia del farmaco europea nella giornata di domani.