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UBS/STATI UNITICrisi UBS-Stati Uniti, i media internazionali prevedono conseguenze per la piazza finanziaria elvetica

19.02.09 - 15:55
Crisi UBS-Stati Uniti, i media internazionali prevedono conseguenze per la piazza finanziaria elvetica

BERNA - La consegna di dati di clienti UBS alle autorità fiscali americane rappresenta per i media esteri una rottura storica con il segreto bancario svizzero: questo passo lascerà tracce nella gestione patrimoniale degli istituti elvetici.

Nel discreto mondo bancario svizzero una cosa inpensabile è diventata un dato di fatto, scrive il "New York Times" nella sua edizione online. In Svizzera diversi osservatori intravvedono già la fine dello "Swiss banking" nella sua forma tradizionale.

A pochi giorni dalla prossima audizione in una sottocommissione del Senato americano UBS era sottoposta a una pressione enorme. Sembra che la banca sia sfuggita appena appena a un decreto d'accusa per mancata cooperazione con le autorità di giustizia americane. E una causa significherebbe per l'istituto quasi una condanna a morte.

Anche il "Wall Street Journal" ritiene che l'intesa rappresenti una rottura significativa con il segreto bancario svizzero. Con un passo storico l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha ordinato per la prima volta all'istituto di consegnare a terzi dati su clienti. Diversi giuristi elvetici temono gravi danni per la piazza finanziaria svizzera. Già prima dell'intesa molte persone ricche spaventate dagli sviluppi avrebbero trasferito altrove i loro patrimoni.

Il giornale economico ricorda che con l'intesa nell'inchiesta penale non tutti i problemi di UBS sono ancora risolti. Resta aperta una causa civile contro la banca intentata dalle autorità fiscali americane. Queste avrebbero invitato l'istituto a rivelare i nomi di 19'000 clienti che secondo loro hanno fatto ricorso ai servizi di UBS per eludere il fisco.

"Il velo del segreto bancario è stato sollevato. Continueremo a perseguire aggressivamente i cittadini che non pagano le tasse o incitano altri all'evasione fiscale", afferma il sostituto procuratore generale alla sezione fiscale del Dipartimento di giustizia John di Cicco, citato dal "Financial Times".

Ma non solo i media americani si occupano della vicenda. "UBS viola in grande stile il segreto bancario", titola l'edizione online della "Süddeutsche Zeitung". Lo "Spiegel Online" scrive: "UBS svela dati segreti di centinaia di clienti alla giustizia americana". "UBS paga una pena milionararia e tradisce i clienti", afferma la "Welt Online".

In un servizio l'austriaco "Standard" intravvede la fine del segreto bancario in tutti i paesi europei, primi tra tutti Austria, Liechtenstein, Lussemburgo e Svizzera. Il fronte degli oppositori dei paradisi fiscali è cresciuto costantemente negli ultimi tempi: si sono aggiunti Barack Obama, Gordon Brown, Angela Merkel e il Papa.

 

ats

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