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UBS/UECrisi UBS-Stati Uniti, la Commissione europea chiede parità di trattamento

19.02.09 - 15:31
Crisi UBS-Stati Uniti, la Commissione europea chiede parità di trattamento

BRUXELLES/PARIGI - Dopo l'annuncio della trasmissione di dati su clienti UBS agli Stati Uniti nell'ambito della vertenza fiscale con la grande banca, la Commissione europea chiede una parità di trattamento per gli stati membri dell'UE.

L'esecutivo europeo accoglie con favore l'accordo tra Svizzera e USA, ha dichiarato una portavoce della Commissione a Bruxelles. Essa ha tuttavia sottolineato che si tratta di una questione bilaterale tra Berna e Washington. "È però vero che se un paese membro dell'UE inoltrasse una richiesta simile dovrebbe essere trattata allo stesso modo", ha aggiunto la portavoce.

Anche l'ex ministro delle finanze tedesco Hans Eichel chiede la parità di trattamento per i vicini europei. La consegna dei dati sui clienti da parte di UBS "è una rottura nella prassi del segreto bancario esercitata finora dalla Svizzera", ha detto all'ATS. "Ciò comporta che ora la Svizzera non potrà più rifiutarsi di applicare in maniera generale gli standard dell'OCSE in materia di scambio di informazioni nelle questioni fiscali".

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) non ha invece voluto commentare l'intesa raggiunta, poiché la vicenda non è stata seguita. L'OCSE ha una lista dei paradisi fiscali che non cooperano, in cui sono inseriti Liechtenstein, Andorra e Principato di Monaco. L'elenco sarà attualizzato a metà anno.

 

ats

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