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TICINOUn singolare caso editoriale made in Ticino

06.06.10 - 16:38
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Un singolare caso editoriale made in Ticino

LOCARNO - Ennesima soddisfazione per la scrittrice e giornalista ticinese, Manuela Mazzi, che continua a fare “incetta” di riconoscimenti. Il suo libro  "Guardie, ladri e tracciatori" ha ottenuto  una targa speciale dalla giuria del concorso Premio Stresa di Narrativa. E non è il primo riconoscimento. Il suo libro è stato selezionato tra i venti titoli che hanno partecipato al Premio Bancarellino e ha ricevuto la recente menzione speciale per la “migliore opera di narrativa di autore straniero di lingua italiana, destinata a ragazzi 12/16 anni” dalla giuria tecnica del Premio Nazionale di letteratura per ragazzi “Mariele Ventre”.
Se il penultimo libro della Mazzi, Un gigolo in doppiopetto ha avuto un grande successo fra i lettori ticinesi, questa volta a premiare il lavoro della locarnese sono state già ben tre giurie tecniche, composte da professori universitari, critici, giornalisti e scrittori.

Una serie di riconoscimenti di alto livello, quindi, quelli attribuiti al libro "Guardie, ladri e tracciatori", un libro che - viene puntualmente sottolineato in diverse occasioni - è completamente autoprodotto. E' questa infatti la particolarità del libro. La Photo Ma.Ma. Edition con cui è uscito il suo ultimo romanzo, in effetti, è la piccola casa editrice a conduzione personale di Manuela Mazzi (www.manuelamazzi.ch). E Guardie, ladri e tracciatori – così come il precedente Un gigolo in doppiopetto – è stato pertanto scritto, impaginato, mandato in stampa, promosso e distribuito dalla stessa persona. Si potrebbe per questo parlare di un caso editoriale decisamente singolare, soprattutto se si considerano gli altri libri segnalati o premiati negli stessi concorsi letterari che hanno messo in risalto il romanzo della Mazzi, il quale si è ritrovato fra volumi siglati Piemme, Mondadori, Feltrinelli, Longanesi, Guanda, Einaudi e tanti altri editori importanti.
A memoria, infatti, non risulta un altro caso in cui un libro autoprodotto sia balzato agli onori di tanti premi letterari di tale spessore. Sia mai che presto si possano aprire le porte di un qualche grande editore anche per Manuela Mazzi.
 

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