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CANTONEIl Ticino in un gioco di società. Tu cosa metteresti nella scatola?

30.09.15 - 19:00
“Suisse Mania” propone un modo alternativo per scoprire i territori elvetici e le loro chicche
Il Ticino in un gioco di società. Tu cosa metteresti nella scatola?
“Suisse Mania” propone un modo alternativo per scoprire i territori elvetici e le loro chicche

LUGANO - Scoprire la Svizzera giocando. È questa la proposta di “Suisse Mania”, la raccolta di modellini di edifici storici, bellezze naturali e molto altro ancora che fanno conoscere il territorio elvetico in tutto il mondo. A completare il pacchetto proposto da Migros un gioco da tavolo dove potranno essere usati questi oggetti da collezione e un album di figurine ricco di informazioni e curiosità. Voli in mongolfiera sono inoltre messi in palio attraverso concorsi settimanali. Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo, e Francesco Isgrò, direttore di Ferrovia Monte Generoso Sa, hanno provato per primi questa particolare esperienza. Proprio la cremaliera, con la diga della Verzasca e i grotti sono stati scelti per rappresentare il Ticino. E voi cosa avreste scelto? Rispondete nel nostro blog.

Elia Frapolli, i modellini testimoniano il paesaggio, la gastronomia e l’ingegno ticinesi?

“Migros ha scelto tre icone del nostro territorio. Come non pensare a ristoranti così particolari come i nostri grotti o alla diga della Verzasca che ha fatto da cornice addirittura a un film di James Bond?”.

C’è altro che avrebbe voluto vedere fra i modellini?

“Abbiamo tanto, ad esempio i Castelli di Bellinzona o, perché no, il Lac. Tradizione e innovazione”.

Cosa l’ha colpita durante il viaggio in mongolfiera?

“Dall’alto il Ticino è davvero piccolo, ma così pieno di contrasti, a partire dai colori, si parte dal blu dei laghi, si passa al verde delle montagne, per arrivare al bianco della neve. E poi è curioso vedere le città circondate da paesi molto piccoli”.

Un aspetto negativo?

“Difficile dirlo. Più che altro penso che alcune zone sono davvero rovinate”.

Tre modellini ticinesi fra le manie svizzere. Giochiamo con il numero tre. Quali sono le manie che i turisti cercano in Ticino?

“I panorami, si va dalle palme ai ghiacciai, l’enogastronomia, dai grotti ai ristoranti a cinque stelle, e gli eventi, anche quelli culturali”.

E le sue tre manie in Ticino?

“Amo le valli, i laghi, in particolare le isole di Brissago, e le città a misura d’uomo, dei gioiellini”.

Si parla di grandi simboli del Ticino, ma sono tante le cose che si possono scoprire. Tre chicche da non perdere?

“Spesso i turisti conoscono il territorio meglio dei locali, in particolare gli svizzero tedeschi. Ad esempio chi pensava di poter fare un giro in mongolfiera? Io no. Proprio con questo volo ho ammirato i numerosissimi campanili, quindi si può citare l’arte religiosa, e i castagneti, abbiamo visto tantissime persone al lavoro. Ci sono così tante sfaccettature…”.

Cosa si può proporre di nuovo per rendere il Ticino più attrattivo?

“Dobbiamo diversificare le proposte a seconda delle stagioni, in particolare d’inverno, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Come con lo Splash&Spa o il Lido di Locarno. È importante sottolineare inoltre che, a volte, chi arriva da fuori è colpito da cose che noi non pensiamo possano essere attrattive, come lo shopping per gli arabi”.

Migros propone anche delle figurine per conoscere meglio i territori svizzeri. I bambini con le figurine dicono ce l’ho, manca… Cosa c’è e cosa manca in Ticino?

“Il Ticino ha i paesaggi e il clima invidiabile in tutte le stagioni. Manca la capacità di sfruttarlo. La cultura dell’accoglienza va migliorata”.

Con questo gioco gli svizzeri potranno conoscere meglio il Ticino?

“Il 60% dei nostri turisti arrivano dalla Svizzera, un 10% dall’Italia e un altro 10% dalla Germania. Dobbiamo puntare proprio sui nostri confederati, che non subiscono la crisi del cambio franco-euro. Quindi dobbiamo diversificare, compensando le perdite dei turisti europei”.

Lei con chi giocherà?

“Con la famiglia e gli amici… Sarà bello per bambini e adulti. E proprio per i più piccoli questo nostro territorio, che è parte del nostro patrimonio, va difeso e trasmesso”.

Francesco Isgrò, perché fra le icone del Ticino è stato inserito il Monte Generoso?

“Quest’anno festeggiamo 125 anni di storia e nel 2016 saranno 75 anni che la ferrovia fa parte del gruppo Migros. Inoltre offriamo qualcosa di unico, a livello svizzero. Alla fine del prossimo anno inaugureremo le nuove strutture dove è stata posta la firma dell’architetto Mario Botta”.

Che cosa si deve aspettare il turista? Cosa non deve perdere?

“Un viaggio di 45 minuti che porta dal lago alla vetta, a 1704m, lungo la nostra cremagliera. Oltre al panorama offriamo 52 chilometri di sentieri, l’osservatorio astronomico e la Grotta dell’Orso”.

E le sue tre manie del Ticino?

“La tranquillità che ancora si può vivere, le diversità pianure e montagna e la buona cucina”.

Ce l’ho, manca… in Ticino.

“Abbiamo la possibilità di scelta in un territorio circoscritto, dalla particolarità al centro commerciale. Manca invece la capacità di diversificare a seconda delle esigenze dei diversi target.

Come è stato il giro in mongolfiera?

“È perfetto per scoprire il territorio. È un volo tranquillo e senza pensieri. È stato inebriante: si può apprezzare davvero la totalità del territorio cantonale. Si torna indietro nel tempo. In più per chi fa per la prima volta un volo in mongolfiera ci sarà "un battesimo", bruciando un pochino dei suoi capelli”.

Un obiettivo comune?

“Aumentare il nostro grado di notorietà, soprattutto a livello europeo”.

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