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BERNATutti nudi per strada, arte o provocazione?

19.08.15 - 16:27
La città di Bienne ospiterà questo fine settimana l’evento "Body and Freedom". Polemiche e critiche per la prima edizione
Tutti nudi per strada, arte o provocazione?
La città di Bienne ospiterà questo fine settimana l’evento "Body and Freedom". Polemiche e critiche per la prima edizione
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BIENNE - Non mancherà di far sorridere, le polemiche sono già iniziate. Il festival della nudità "Body and Freedom", che si svolgerà il 21 e il 22 agosto a Bienne, divide, soprattutto perché dopo due edizioni “amatoriali” quella di questo fine settimana è riconosciuta e sostenuta dalla città. L’iniziativa è stata infatti sovvenzionato con 10’000 franchi, “si tratta di cultura alternativa”.

“C’è il rischio di rovinare la reputazione di Bienne”, “Si tratta di un’esibizione più che di arte”, “I passanti saranno obbligati a vedere queste nudità senza averlo chiesto”, sono solo alcune delle critiche mosse dai politici locali UDC e raccolte da LeMatin.

L’organizzatore Thomas Zollinger si è difeso spiegando che “non viene cercata la provocazione e che chi vuole evitare le nudità può farlo attraverso l’apposita segnaletica”. I 18 progetti proposti, svizzeri e non, rappresenteranno le diverse forme di nudità. Salvo che nella via centrale di Bienne, altrove si potrà incontrare di tutto, ad esempio un’artista che dormirà all'incrocio di due strade o una sauna con una finestra panoramica di cui potrà usufruire anche il pubblico. “La partecipazione è gradita”.

Thomas Zollinger ha spiegato che a lui danno più fastidio le persone vestite di nero, “saranno i passanti vestiti ad essere osservati, non viceversa”. Il direttore è orgoglioso di aver ricevuto l’autorizzazione ufficiale della città, è la prima volta che accade per uno spettacolo di nudità in un luogo pubblico, “ci sono voluti cinque anni”.

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