Il "Girmay Bignasca" della campagna satirica "Ora basta" è piaciuto al presidente della Lega dei Ticinesi che non risparmia una replica pungente
LUGANO - Contrariamente a quanto si sarebbe potuto prevedere, quello strano “Girmay Bignasca”, ego del presidente della Lega dei Ticinesi, ritratto in versione colorata da Amnesty International Svizzera nella sua campagna satirico-politica, è piaciuto a Giuliano Bignasca.
"Per me è un grande onore assomigliare almeno per una volta a Bob Marley - ha spiegato divertito Bignasca ai microfoni di Radio Fiume Ticino -, è uno dei miei idoli giovanili”.
Immagine questa che pare aver catapultato il presidente della Lega in un tenero e romantico passato: “Questo fotomontaggio mi ricorda la prima ragazza con cui ho fatto l’amore, una hostess somala”.
E non mancano le frecciatine ad Amnesty International: “Se i signori di Amnesty International continuano a mandarci profughi che scappano proprio da quei paesi così civilmente rivoluzionati poi è ovvio che qualcosa siamo anche costretti a fare in difesa della Svizzera".