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LOCARNOMonti vuole affondare i battelli del Verbano

12.01.12 - 15:09
La Società Navigazione Lago Maggiore, al 100% in mani italiane, è finita sotto la scure del Governo Monti
archivio TI-Press
Monti vuole affondare i battelli del Verbano
La Società Navigazione Lago Maggiore, al 100% in mani italiane, è finita sotto la scure del Governo Monti

LOCARNO - In Italia il settore della navigazione è in subbuglio, tra raccolte firme, minacce di scioperi e pressing sulle istituzioni. Infatti il Ministero dei trasporti italiano ha deciso di tagliare i fondi statali destinati alla navigazione sui laghi di 11 milioni di euro, che corrispondono al 48% dell'attuale sussidio. Dopo aver varato la soppressione del 30% delle corse sui tre laghi lombardi - il Verbano, il lago di Como e quello di Garda - si sta ora esaminando l'ipotesi di aumentare i prezzi dei biglietti del 30%. Lunedì prossimo a Milano ci sarà un incontro tra sindacati, vertici della Navigazione e un emissario del Governo per cercare di scongiurare i tagli previsti da Monti: sono infatti a rischio ben 130 posti di lavoro.

E la preoccupazione oltrepassa il confine, visto che entrambi i laghi ticinesi sono in comune con l'Italia. Se sul Ceresio la navigazione è completamente in mani svizzere, sul Verbano la situazione è l'opposta: la Società Navigazione Lago Maggiore, che gestisce la totalità dei collegamenti, è in mano italiana e potrebbe quindi patire il taglio dei fondi deciso da Roma.

"C'è una convenzione italo-svizzera che regola la navigazione sul Lago Maggiore, che è di competenza italiana" spiega il direttore d'esercizio della SNLM, Massimo Checcucci. "La Svizzera non contribuisce neanche con un franco."

Per quanto riguarda le ripercussioni dei tagli, Checcucci afferma che "per ora abbiamo ridotto il traffico solo sul traghetto Intra-Laveno, dove le corse sono passate da 3 all'ora a 2. Sul lato svizzero, siccome il servizio invernale è minimo, ossia soltanto il collegamento Locarno-Magadino, per il momento non ci sono ripercussioni."

La situazione potrebbe però cambiare a partire dal 1° aprile, con l'entrata in vigore dell'orario estivo. "Se da qui a allora non saranno subentrati cambiamenti, saremo costretti a ridurre il servizio anche sul bacino svizzero. Noi ci auguriamo che i tagli vengano annullati, ma al momento possiamo solo augurarcelo, non abbiamo certezze."

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