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LUCERNATra le vittime anche Benno, campione di lotta svizzera

27.02.13 - 19:25
A morire sotto i colpi del fucile d'assalto del 42enne, Viktor B., anche Christine N., una vicina di casa dello sparatore
Nella foto Benno S., campione di lotta Svizzera fotografato nel 2011
Tra le vittime anche Benno, campione di lotta svizzera
A morire sotto i colpi del fucile d'assalto del 42enne, Viktor B., anche Christine N., una vicina di casa dello sparatore

MENZNAU  -Erano da poco passate le 9 di questa mattina quando il bagno di sangue ha avuto il suo inizio. Viktor B. è entrato nell'area dello stabilimento di Menznau della Kronospan Schweiz AG, azienda di proprietà austriaca specializzata nella lavorazione del legno.  Ha cominciato ad aprire il fuoco. Ha sparato  in un corridoio dell'officina e nella mensa aziendale. "Lo sparatore ha usato un fucile d'assalto, mirando alle persone" ha dichiarato oggi ai media il capo della polizia criminale lucernese Daniel Bussmann. "Lo sparatore è arrivato quando i dipendenti si trovavano in mensa, per lo spuntino delle nove" aveva raccontato a 20min.ch un lettore di 20min.ch, figlio di un operaio della ditta, teatro della tragedia.

La polizia cantonale lucernese, allarmata alle 9.16 di questa mattina, quando è giunta sul posto non ha potuto far altro che constatare la presenza di tre cadaveri. Nella sparatoria sono rimaste ferite sette persone, di cui cinque in modo grave. Tra le vittime vi è lo sparatore, Viktor B. Non è ancora chiaro se l'uomo sia stato ucciso o se abbia deciso di togliersi la vita. Su questo punto la polizia non fornisce alcun dettaglio.

Tra le vittime vi è anche il famoso esponente di lotta svizzera Benno S, 26 anni. A testimoniarlo sarebbero diversi lettori di 20 Minuten Online. Per il 26enne la lotta era una vera e propria passione. "Per la lotta svizzera ho un amore infinito. La maggior parte del mio tempo libero lo dedico a questo sport tradizionale, che mi ha regalato tanti momenti felici" aveva scritto Benno S. sulla sua pagina Facebook. Il suo più grande successo lo aveva ottenuto nel 2011, quando si era aggiudicato il titolo di campione della Svizzera centrale, davanti a 10mila spettatori. Sulla sua pagina Facebook si legge ancora: "Ho in mente i miei traguardi, sia per quanto riguarda la mia professione ma anche per quanto riguarda la lotta svizzera. Nei prossimi anni voglio concentrarmi anche sulla lotta e dare tutto il possibile per raggiungere i miei obiettivi".

La seconda vittima si chiama Christine N. Una cittadina di Menznau la descrive come una persona solare e allegra. Era madre di due figli. "Rideva tanto". Alla Kronospan Christine faceva la custode e sembra che fosse stata vicina di casa di Viktor B. Lei avrebbe abitato nell'appartamento sopra a quello dello sparatore.

Dal racconto della donna di Menznau si apprende anche che Viktor B. stava attraversando un lungo periodo di crisi familiare e che la sua famiglia, visti i problemi che sembravano insormontabili, avrebbe lasciato Menznau per trasferirsi a Willisau.

Viktor B. aveva tre figli, un ragazzo e due ragazze. Lavorava alla Kronospan da 17 anni. Un lavoratore tranquillo, riservato, che aveva praticato la kick boxing e che non si era mai reso protagonista di atteggiamenti aggressivi. Un dipendente della Kronospan ha raccontato alla "Neue Luzerner Zeitung" che, tuttavia, da circa un anno l'uomo era cambiato. "Parlava spesso da solo o a persone che non erano presenti sul posto. Oppure, quando parlava con persone vere, cambiava tema d'improvviso, parlando di tutt'altra cosa. Con lui era ormai diventato impossibile dialogare".  “Ma che succedesse una cosa del genere – ha concluso – nessuno se lo sarebbe mai aspettato”.

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