Secondo le statistiche, le auto potenti e lussuose fanno sempre più incidenti. Ma anche l'età di chi le guida è un problema. Secondo Renato Gazzola del Tcs «occorre limitare i finanziamenti»
LUGANO - I giovani ticinesi hanno un debole per le auto di lusso, meglio se di grossa cilindrata. E pure per il leasing. Un fenomeno non privo di conseguenze «per la sicurezza della strada ma anche per il loro portafogli» avverte il portavoce del Tcs Ticino Renato Gazzola. Il problema «è sempre più diffuso e andrebbe affrontato al più presto» afferma l'esperto a margine della pubblicazione dei dati di Axa Winthertur sugli incidenti stradali in Svizzera.
Le statistiche - I numeri parlano chiaro: sulle strade svizzere aumentano le auto in leasing, e chi guida un veicolo non di sua proprietà, magari di lusso, ha più probabilità di commettere dei sinistri. Secondo un'indagine pubblicata domenica dalla SonntagsZeitung, le auto di grossa cilindrata in Svizzera commettono fino al 25 per cento in più di incidenti rispetto alla media. Ma la tendenza potrebbe essere parte di un fenomeno più grande: il portavoce del Tcs Daniel Graf intervistato da 20 Minuten conferma che «gli automobilisti tendono ad essere più distratti alla guida se l'auto non è loro e sanno di poter contare sull'assicurazione totale». Nel 2016 i contratti di leasing in Svizzera hanno avuto un boom, toccando quota 540mila. Quasi un'auto nuova ogni due. Il problema è che «la frequenza dei sinistri è generalmente superiore per questi veicoli» sottolinea Graf.
I giovani e l'auto - Ma la questione è anche generazionale. Lo psicologo del traffico Benjamin Graber dell'Istituto di Psicologia applicata di Zurigo sottolinea come il leasing offra ai più giovani l'opportunità di guidare auto costose e potenti. «Spesso la loro esperienza e capacità di valutare i rischi non sono sufficienti». A complicare le cose c'è la tendenza da parte dei giovani di «identificarsi con la propria auto e farne una prova di forza» aggiunge l'esperto.
«Un problema diffuso» - La soluzione? Secondo il portavoce ticinese del Tcs Renato Gazzola «le società di leasing dovrebbero essere più trasparenti e seguire regole di condotta precise». Una su tutte: «Selezionare i clienti con maggiore senso di responsabilità. Mettere in mano a un giovane di 20anni un bolide da 100mila franchi è un atto irresponsabile. Purtroppo capita sempre più spesso, alle nostre latitudini. È una questione sociale da affrontare» afferma Gazzola.
Sovra-indebitati - Il problema non riguarda solo la sicurezza. «Molti giovani cercano nell'auto un mezzo per apparire, e di frequente finiscono con l'indebitarsi eccessivamente compromettendo le proprie finanze per anni e anni» osserva Gazzola. Secondo il portavoce del Tcs, i casi sono ormai molto frequenti e richiedono «un intervento in tempi brevi anche sul fronte della sensibilizzazione. I giovani vanno informati sulle conseguenze di queste scelte irresponsabili, e su cosa implicano i contratti che vanno a firmare».