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BISSONEScintille in Consiglio Comunale

09.10.14 - 10:17
L’ex sindaco Giorgio Gianola, costretto a dimettersi nel 1987 perché in debito con l’erario, è stato proposto dall’ex sindaco Grosa, a sua volta indagato
Foto d'archivio (Keystone)
Scintille in Consiglio Comunale
L’ex sindaco Giorgio Gianola, costretto a dimettersi nel 1987 perché in debito con l’erario, è stato proposto dall’ex sindaco Grosa, a sua volta indagato

BISSONE - Come da copione. Ieri sera a Bissone si è consumata l'ennesima bagarre. All'apertura di Consiglio comunale i rappresentanti della Sinistra hanno abbandonato l'aula per protesta. La ragione è dovuta al ritorno di Giorgio Gianola, l'ex sindaco costretto a dimettersi nel 1987 per non aver pagato imposte per un totale di 260mila franchi, oggi 81enne e proposto dall'altro ex sindaco, indagato, Ludwig Grosa.

In legislativo Nuova Bissone, il movimento di Grosa, detiene la maggioranza assoluta. "Così il nostro Comune perde credibilità" ha dichiarato Tanja Uboldi Ermani, rappresentante del Partito socialista.

Un altro punto di scontro messo in evidenza dai quotidiani è la questione riguardante il moltiplicatore e il bilancio consuntivo 2013, approvato all'unanimità e che presenta un avanzo di esercizio di ben 900mila franchi. Come osserva La Regione Ticino le cifre nere sono dovute alle sopravvenienze d'imposta. Il sindaco Sergio De Toni di Nuova Bissone ha annunciato la volontà di abbassare il moltiplicatore d'imposta dal 65 al 59%.

Si segnala anche l'urlo da parte da un paio di cittadini presente tra il pubblico: "Siete la vergogna di Bissone" all'indirizzo dei due ex sindaci del Comune, l'uno indagato, l'altro denunciato di recente per diffamazione dai due esponenti della sinistra, Bacciarini e Ugo Ballinari.

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